Gubbio è entrata ufficialmente negli Itinerari culturali e religiosi d’Italia, promossi dall’Opera Romana pellegrinaggi: un’ottima notizia per una città che fa della sua storia, della sua cultura e della sua spiritualità uno dei principali punti di forza per attrarre pellegrini e turisti
È quanto dichiara il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) commentando l’inserimento di Gubbio nell’itinerario umbro della pubblicazione promossa dall’Opera Romana pellegrinaggi.
“Con l’inserimento di Gubbio – spiega Smacchi – si compie un percorso iniziato grazie allo sforzo e alla lungimiranza del vescovo, monsignor Mario Ceccobelli, che nel 2010 firmò, proprio con l’Opera Romana, un protocollo per sancire una stretta collaborazione. L’Opera è un’attività del vicariato di Roma, che accompagna migliaia di pellegrini nei luoghi più significativi della tradizione cristiana.
Gubbio entra nell’itinerario umbro, caratterizzato ovviamente anche da Assisi, e che pone l’offerta turistica della nostra regione al pari di quella di luoghi ben più strutturati sul fronte della ricettività come Fatima o Santiago di Compostela. Le date scelte per l’Umbria sono quelle che vanno dal 13 al 15 maggio, per vivere al meglio tutto quello che comporta la Corsa dei Ceri, uno dei momenti più intensi della vita della città ed emblema di storia, cultura, fede e tradizione, oltre che simbolo dell’intera comunità regionale
“Il segnale degli ‘Itinerari culturali e religiosi d’Italia’ – continua Smacchi – rappresenta poi un vero spiraglio di luce in un momento difficile per tutto il settore turistico. Un periodo di apnea, quello attuale, dovuto al crollo delle prenotazioni a causa della paura per il sisma, nonostante non tutta la regione sia terremotata. Il fatto che l’Opera Romana Pellegrinaggi abbia puntato su Gubbio lascia ben sperare e restituisce all’esterno il giusto segnale di fiducia verso una terra ricca di bellezze naturali e culturali”.