In seguito alla notizia della mancata chiusura della scuola “Fanciulli” di Ferentillo, il dirigente scolastico, il Prof. Fabrizio Canolla, ha ritenuto opportuno precisare quanto segue:
“A livello normativo, sia il Dlgs 112/98 che la L.3/2001 stabiliscono che l’ordinanza di chiusura di un plesso scolastico spetti al Sindaco del Comune dove insiste il plesso. Nella fattispecie, il Sindaco di Ferentillo ha stabilito di non adeguarsi a quanto indicato dalla Presidente Marini nell’incontro di ieri, in considerazione del fatto che i plessi di Ferentillo hanno le schede di agibilità stilate dalla Protezione Civile già da qualche giorno e che la scuola ha i piani diemergenza ed evacuazione in regola con le normative vigenti. Il sottoscritto, stamattina, ha conferito anche con l’USR Umbria, che ha ribadito come un Dirigente scolastico non possa opporsi ad una volontà di riapertura di un plesso scolastico espressa dal Sindaco del relativo Comune, in quanto il potere di ordinanza è appannaggio di Prefetti e Sindaci, ma non di un Dirigente Scolastico. Non essendo di mia competenza decretare la chiusura di un plesso scolastico, mi attengo, come dispone la Legge, alle disposizioni del Sindaco, il quale mi ha fornito le schede di agibilità dei plessi stessi. E’ per questo che non ha senso parlare di diffide al Dirigente scolastico, in quanto questi non ha poteri di chiusura di una scuola, come non ha facoltà di emettere una ricetta medica, ad esempio. Per cui lo scrivente, rispettando quanto stabilito dal Sindaco, segue solo l’iter previsto dalla legge e si auspica che la vicenda non venga strumentalizzata oltremodo. Quello che conta davvero è la sicurezza di alunni, docenti e personale Ata, e, a quanto dicono le carte in mio possesso, i plessi di Ferentillo offrono solide garanzie a tal senso. Di più non mi si può chiedere. Non posso emanare atti che non sono di mia competenza”.
La conferma che a volere la riapertura della scuola “Fanciulli” di Ferentillo sia stato il sindaco di Ferentillo, Paolo Silveri, arriva dallo stesso primo cittadino, contattato telefonicamente da TO: “Ho semplicemente preso alla lettera quanto mi è stato riferito dalla Regione – afferma Silveri – tramite comunicazione della Protezione Civile. Una volta verificato che l’istituto era agibile ho disposto la riapertura, anche perché abbiamo una verifica di collaudo sia prima del terremoto che subito dopo la scossa del 30 ottobre. Interpretando la comunicazione della Presidenza della Regione, ho ritenuto che fosse opportuna l’apertura della scuola, sulla quale abbiamo speso circa 700mila euro per vari lavori e adeguamenti. I ragazzi sono più al sicuro all’interno dell’edificio scolastico che, magari, dentro qualche abitazione per la quale è stato richiesto un sopralluogo o una verifica di agibilità”.