Tra una decina di giorni si conoscerà con esattezza quanti danni il terremoto del 24 agosto ha fatto al Ponte delle Torri. Alcuni sono visibili ad occhio nudo, come una parte di arco che ha perso pezzi e rischia di cedere o nuove crepe verticali. Altri, invece, verranno svelati dall’attività svolta oggi con apparecchiature scanner e un drone per le parti più difficili da “fotografare”. Immagini che saranno comparate con quelle del 2010.
Intorno alle 13,30 di oggi, infatti, sono iniziate le operazioni di rilievo fotogrammetrico e laser-scanner con ausilio di drone, necessari per la salvaguardia e la conservazione del monumento, degli elementi considerati più a rischio di degrado e danneggiamento sismico, come l’arco rampante, la parte intradossale degli archi principali, il paramento murario del muro di supporto della canaletta. Qualche rallentamento c’è stato per colpa del forte vento che ha consentito al drone di alzarsi in volo soltanto nel pomeriggio.
A seguire le operazioni erano presenti il sindaco Fabrizio Cardarelli, il dirigente del Comune Giuliano Maria Mastroforti e Giuseppe Scatolini della M&G Engineering che in collaborazione con la società Essentialark hanno effettuato le misurazioni e le analisi. Gli interventi consentiranno di acquisire dati analitici da confrontare con le precedenti scansioni, in modo tale da verificare una eventuale variazione del quadro fessurativo. I risultati dello studio, che saranno completati a breve (entro il 24 ottobre, hanno assicurato i tecnici) saranno consegnati al commissario straordinario di Governo alla Ricostruzione delle aree colpite dal Terremoto del Centro Italia del 2016 Vasco Errani, come annunciato dal sindaco Cardarelli.
“Abbiamo materiale fotografico del 2010 e potremo verificare così l’evoluzione della situazione, vogliamo controllare soprattutto la parte sotto del Ponte” ha evidenziato Scatolini. “Si sono verificate anche delle nuove fuoriuscite d’acqua – ha spiegato – che ci testimoniano che qualcosa è cambiato: nel muraglione, dove c’era il percorso antico dell’acqua, quando piove l’acqua permea all’interno e scorre lungo la conduttura. Prima percolava sempre verso l’esterno, ora invece ci sono delle tracce di percolazione anche in altri punti”. Un segnale, quindi, per niente positivo. Soltanto l’esito delle verifiche odierne, però, riuscirà a fornire un quadro completo della situazione. Sperando che presto possano arrivare i fondi necessari per il restauro del Ponte delle Torri.