“Ci interessa portare a galla la verità, ma ancor più tutelare un servizio che riguarda migliaia di bambini e che, fino ad oggi, ha espresso un’ ottima qualità grazie alla presenza della gestione diretta, che ora si vorrebbe andare a cancellare.
Altrimenti, sarà pasto da casa” –
questo, in sintesi, il messaggio del Cosec, dopo le rivelazioni del M5S e del consigliere Enrico Melasecche della proposta di delibera di Giunta arrivata dall’ufficio Servizi Educativi del comune sul debito di circa 2 milioni di euro dell’Ente con “All Foods”, successiva a quella relativa ai debiti fuori bilancio per i quali le opposizioni avevano chiesto nuove elezioni.
Il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, e l’assessore al bilancio, Vittorio Piacneti D’Ubaldi, avevano stigamtizzato la circostanza come un “parto di un topolino”, precisando che la Giunta era già a conoscenza della situazione e che presto sarebbe stata risanata.
Ma una cosa è certa; quelle cifre che tanto il Cosec, quanto il M5S hanno ripetutamente chiesto nei vari incontri istituzionali durante il riordino dei Sec, non sono mai state fornite dagli amministratori, ogni volta con una scusa diversa.
Ora che si è scoperta la verità, i genitori del Cosec puntualizzano che: “le mancate risposte avevano prodotto un tavolo svuotato dalla maggioranza dei soggetti coinvolti e di una discussione poiché priva dei dati essenziali a legittimare qualsiasi scelta.
Le falsità si sono susseguite fino all’incontro del 29 Aprile, giorno in cui in II^ Commissione, l’Assessore al Bilancio non solo ha negato la presenza di alcun debito nei confronti della ditta All Foods, ma ha avuto l’ardire di utilizzare carta e penna per presentare, in maniera del tutto sommaria, i conti di otto anni di servizio”.
A quell’incontro in seconda commissione Tuttoggi era presente e lo stesso presidente Francesco Filipponi si è trovato d’accordo con il comitato che ha invitato D’Ubaldi a fornire quei famosi dati disaggregati che ormai da quasi sei mesi erano in discussione: “Non mi sottraggo all’analisi dei numeri, ma non capisco l’ostinazione di fronte a certe richieste” – aveva risposto l’assessore, uscendo poi con l’infelice: “Ecco li ho fatti ora in due minuti i conti” – mostrando un foglietto con i conti fatti ‘frettolosamente’ a mano, per usare eufemismo.
Qualcuno del Cosec è quasi ‘svenuto’ sulla sedia, visto che quei dati si richiedevano da 6 mesi e l’assessore, innocente e beato, li ha tirati fuori in due minuti. Forse era meglio pubblicarli prima per evitare quelle strumentalizzazioni politiche che lo stesso D’Ubaldi ha chiamato in causa: “Ci sono stati passaggi dove hanno prevalso le strumentalizzazioni politiche rispetto al merito della vicenda. Un gruppo politico (il M5S, ndr) ha presentato 60-70 emendamenti del Cosec”.
Tornando all’hic et nunc, il Cosec aggiunge: “Dopo esserci sentiti ripetere tante volte, così come per i Sec, che il servizio andava riorganizzato anche a causa del calo della domanda, viene logico chiedersi come mai le spese preventivate nel 2013 non siano state sufficienti a coprire i costi del servizio. Vi è forse stato un boom di iscrizioni?
Sarebbe interessante anche sapere che fine abbiano fatto i soldi delle rette pagate dai genitori ad esempio, per l’anno 2015, anche in considerazione dell’ aumento lineare del 15% delle tariffe deliberato pochi mesi or sono, vista la mancata rimodulazione degli scaglioni Isee, così come era stato proposto da noi e approvato in seduta di Consiglio”.
Ora la questione si sposta sul nuovo bando di affidamento del servizio di refezione scolastica e il Comitato dei genitori chiede che venga momentaneamente sospeso, almeno fino a quando non sia stata fatta chiarezza sul debito verso “All Foods”: “Fino a quando non verrà fatta totale chiarezza, riteniamo impossibile procedere all’indizione di un nuovo bando che risulterebbe altrimenti viziato dalla mancanza di trasparenza fin qui adottata.
Proponiamo di bloccare ogni ipotesi di concessione: diversamente l’amministrazione dimostrerebbe tutta la sua ricattabilità e il fatto di non aver voluto consapevolmente fornire, fino ad oggi, una valutazione economica complessiva.
E’ necessario perciò prestabilire il prolungamento dell’attuale sistema di gestione fino al termine dell’anno scolastico in corso, come da noi sempre richiesto, per far luce sulla reale situazione economica del servizio e garantire la massima correttezza verso quelli che sono i primi contribuenti: noi genitori”.