Aveva realizzato una piantagione di marijuana ma non è riuscito a farla franca. Per questo un 54enne di Campello sul Clitunno è stato arrestato dai carabinieri della locale stazione, nell’ambito dei servizi di prevenzione e repressione di produzione e traffico di sostanze stupefacenti disposti dal Comando Provinciale. L’uomo è stato trovato in possesso di 20 piante di marijuana alcune delle quali di altezza di oltre 3 metri e di altri 200 grammi della stessa sostanza già pronta all’uso.
Da diversi giorni i militari dell’Arma avevano osservato che l’uomo era solito recarsi quotidianamente, la mattina presto e al tramonto, in un piccolo casale di campagna appena qualche chilometro al di fuori del centro campellino. I successivi servizi di osservazione, pedinamento e appostamento consentivano di appurare che, tra la vegetazione boschiva, il campellino aveva ricavato delle piccole aree dove aveva installato dei grossi vasi all’interno dei quali erano coltivate le piante di marijuana. Circondate dalla fitta vegetazione boschiva, le stesse erano infatti ben nascoste tanto da eluderne la presenza anche dall’alto. Un sistema ben architettato quindi ma allo stesso tempo ottimamente organizzato: nonostante l’area e l’abitazione fosse sprovvista di acqua corrente, le piante erano tutte servite da un impianto d’irrigazione alimentato da diverse cisterne di raccolta d’acqua che ne consentiva la forte crescita.
Verificata l’intera coltivazione, è scattato quindi il blitz nella proprietà privata, proprio appena l’uomo era giunto sul posto. Trovatosi colto sul fatto, lo stesso decideva spontaneamente di confessare di essere il responsabile e il “coltivatore” delle piante. Nell’immediatezza veniva eseguita anche la perquisizione nel casolare. All’interno venivano rinvenute altre 4 piante appese, in fase di essiccazione e ulteriori 200gr. di sostanza già essiccata e pronta al consumo.
Un brillante risultato sia preventivo che repressivo quindi, se si pensa che le piante erano in piena maturazione e le cui infiorescenze erano al massimo punto di crescita. Basti pensare che tutta la coltivazione sequestrata avrebbe prodotto sicuramente tra i 2 e i 3 kg di sostanza stupefacente per un valore complessivo di oltre 20.000 euro.
Convalidato l’arresto e disposta nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di firma alla p.g., sono ora in atto mirate attività investigative al fine di verificare il canale di spaccio nel quale si sarebbe riversata la droga sequestrata.