Anche i giocatori del Foggia Calcio si ricorderanno a lungo il terremoto che ha colpito il Centro Italia alle 3.36 di mercoledì 24 agosto. Il violento evento sismico della notte appena trascorsa ha infatti svegliato bruscamente anche i ragazzi di mister Giovanni Stroppa, in questi giorni in ritiro a Norcia per preparare la prossima stagione di Lega Pro. Subito dopo aver avvertito la prima scossa tutti i calciatori hanno lasciato le rispettive stanze dell’Hotel Garden riversandosi in strada, alcuni in tuta e altri con ancora indosso il pigiama.
“E’ stato bruttissimo – racconta il Capitano dei rossoneri Cristian Agnelli – un’esperienza davvero terribile. Qualcuno si è sentito male anche perché dopo la prima scossa la terra ha continuato a tremare, 18 scosse in un’ora e mezza. Qui a Norcia molti danni alle strutture, crepe sui muri, un campanile crollato, calcinacci caduti dai tetti, insomma tantissima paura ma niente danni alle persone. A pochi chilometri da noi, invece, tanti morti. Ecco, quando abbiamo realizzato che ad Amatrice, a solo 16 chilometri da qui, il paese è stato distrutto e ci sono stati tanti morti, allora abbiamo capito quanto siamo stati fortunati”.
“Sentire che tutto attorno tremava e scendere in strada è stato un attimo, ci siamo presi tutti un terribile spavento – ha aggiunto l’allenatore dei pugliesi Stroppa – La prima scossa è stata fortissima, impossibile non avvertirla, mentre scendevamo dalle camere tremava tutto. Sono caduti suppellettili, specchi, di tutto. Pochi attimi e ci siamo trovati tutti fuori”. Dopo la prima scossa i foggiani sono tornati all’interno della struttura ricettiva per procurarsi vestiti e alcune coperte, con le quali, di fatto, hanno potuto passare la notte all’aperto. “La confusione era tanta, – ha detto il mister – anche perché in albergo c’erano famiglie, squadre sportive giovanili e bambini, tutti spaventatissimi. Siamo rimasti in strada tutta la notte, alle 5 del mattino sembrava di essere in pieno giorno”.
Nonostante a Norcia nessuno si sia fatto male la società ha comunque deciso di interrompere immediatamente la preparazione della squadra in terra umbra e tornare in Puglia. “E’ questo l’aspetto che mi fa più male, – ha aggiunto il capitano Agnelli – siamo una squadra di calcio e per questioni organizzative abbiamo deciso di ritornare a Foggia, fa male, però andare via da qui. Vorremmo renderci utili, fare qualcosa per chi sta male, ma ci hanno detto che non possiamo fare niente, che i soccorritori sono al lavoro. Torniamo a Foggia ma il cuore è vicino a tutti quelli che stanno soffrendo e alle famiglie delle vittime”.
Foto da foggiacalcio1920.it