Mistero a Trevi, morto in casa da giorni ora indagini e autopsia - Tuttoggi.info

Mistero a Trevi, morto in casa da giorni ora indagini e autopsia

Sara Minciaroni

Mistero a Trevi, morto in casa da giorni ora indagini e autopsia

Il 51enne ad un parente "se muoio non sarà un caso". La procura di Spoleto ha disposto tutti gli accertamenti
Mar, 02/08/2016 - 09:53

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Un cadavere in avanzato stato di decomposizione e una frase lasciata ad un congiunto che fa calare un alone di mistero sul decesso di un 51enne residente a Trevi. “Se dovessi morire in modo strano, sappi che mi avranno ucciso”, così ha detto ad un familiare e poi qualche tempo dopo, ed esattamente venerdì scorso, il suo corpo è stato trovato dai vigili del fuoco che hanno sfondato la porta dell’abitazione trevana, trovando il cadavere che probabilmente era lì almeno da due o tre giorni (dato lo stato di deterioramento del corpo e le alte temperature di questi giorni) e la porta dell’appartamento chiusa dall’interno (con le chiavi ancora infilate nella fessura).

Ora i carabinieri della stazione di Trevi e della compagnia di Foligno, insieme a quelli medico-legali, dovranno stabilire se Antonio V., 51 anni, che viveva da solo, noto alle forze di polizia per qualche precedente con la giustizia (furti in particolare), sia stato colto da un improvviso malore oppure se, in qualche modo, il suo decesso possa nascondere qualcosa di più misterioso.

Al momento gli inquirenti non avrebbero particolari sospetti, ma si tratta comunque di dover stabilire le cause del decesso e capire se si è trattato di un malore o se va ipotizzato altro, più misterioso scenario. Intanto il pubblico ministero di turno della procura di Spoleto, Gennaro Iannarone, ha dato l’incarico al medico legale Gualtiero Gualtieri per eseguire l’autopsia.

L’esame autoptico è stato svolto ieri mattina restituendo almeno parte delle risposte. La morte del 51enne risalirebbe appunto a martedì o mercoledì della scorsa settimana e non sono presenti sul corpo segni evidenti di una morte traumatica o violenta. Ma c’è di più, come la presenza accanto al corpo di sostanze che potrebbero spalancare tutt’altro scenario.

Accertamenti doverosi quelli disposti dalla procura, anche per quella frase (che forse non significa nulla o forse molto) detta la parente e per via del profilo della vittima. Ora l’ultima parola sotto il profilo degli accertamenti clinici sarà della  dottoressa Paola Melai, che si occuperà degli esami tossicologici ed istoligici.

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