I vertici Afas (Azienda Speciale delle Farmacie Comunali di Perugia) hanno fatto il punto, questa mattina in Sala della vaccara a Perugia, presentando il bilancio della loro attività a un anno dalla presentazione del Piano Industriale, snocciolando risultati, dati economici e le iniziative in essere o in programma nei prossimi mesi. Lo stato di avanzamento è stato illustrato dai vertici che hanno materialmente messo in atto negli ultimi due anni il nuovo piano di sviluppo. Presente dunque al completo il nuovo Consiglio di Amministrazione (composto dal Presidente Virgilio Puletti, dal Vicepresidente Federico Ricci e dalla Consigliera Annalisa Mierla), e dal direttore Generale Raimondo Cerquiglini. Presente anche la giunta comunale e il sindaco Andrea Romizi.
L’attività di Afas presenta tutti segni ‘più’: questi in sintesi i dati presentati nelle tabelle dell’azienda. “Abbiamo lavorato affinché Afas diventasse sempre di più un punto di riferimento per tutti i cittadini ed i risultati li vediamo tutti i giorni”, ha affermato il Direttore Generale Raimondo Cerquiglini, che prosegue “con un aumento in percentuale del risultato operativo lordo e dell’utile generale a due o anche tre cifre, tenuto conto, oltretutto, che parte significativa di quell’utile torna direttamente nelle casse del Comune a disposizione dell’amministrazione Municipale e quindi dei cittadini”. Nello specifico per il bilancio 2015 si parla di 161.408 euro per il totale dei costi in prestazioni e servizi gratuiti erogati ai cittadini, mentre ammonta a 268.187 euro il paniere solidale di prodotti a prezzi agevolati e per gli sconti su farmaci Sop e Otc. Ammonta poi a 429.595 euro il totale dell’investimento per il bilancio sociale 2015.
Tra i numerosi progetti su cui Afas sta concentrando le forze in questo momento c’è il Baby Pit Stop, un’iniziativa in collaborazione con Unicef Italia, che prevede in molte farmacie comunali la realizzazione di angoli dedicati alle mamme e ai papà che hanno necessità di una sosta in tranquillità per allattare o prendersi cura dei propri bambini. “Stiamo rinnovando le farmacie al loro interno per renderle più accoglienti“, puntualizza la Consigliera Annalisa Mierla, “ma soprattutto per farle sempre più diventare Presidi Sanitari a cui il cittadino possa riferirsi trovando un supporto qualificato e competente. I Baby Pit Stop saranno degli spazi discreti, sicuri e tranquilli, posti in diversi punti del territorio comunale, nei quali le mamme e i papà potranno effettuare un “Pit Stop”, facendo il pieno di latte e il cambio del pannolino. Il tutto a portata di… seno!“. 7 i punti previsti da Afas per il baby Pit stop: il primo punto aprirà alla Pallotta e l’ultimo a San Marco a marzo 2017. Le altre farmacie interessate saranno: San Sisto, Città della Pieve, Madonna Alta, Ponte San Giovanni e Pila. All’interno delle farmacie ci saranno dunque una poltrona per l’allattamento e il fasciatoio. A riguardo 20 tra farmacisti e operatori Afas che hanno già fatto il corso di formazione.
Il tutto a fronte del fatto che attualmente Afas gestisce anche la farmacia comunale di Città della Pieve, seppur abbia abbandonato quella di Corciano, che nel 2014 ha comportato 280mila euro di spesa per il personale. “Stiamo ancora recuperando una parte di debito, tutto denaro che verrà investito in formazione e spesa sociale“, ha precisato Cerquiglini.
Un segno più è raggiunto da Afas anche a seguito delle patologie influenzali che hanno favorito entrate al bilancio dell’azienda. Ma, nelle parole del nuovo Cda, è grazie al cambio di amministrazione che c’è stata più attenzione per la progettazione e il controllo, favorito anche attraverso la condivisione e il confronto. “Il sistema Afas opera in un settore difficile. I redditi operativi delle farmacie dal 2007 al 2014 sono scesi del 67%“, è stato detto questa mattina, a riprova del fatto che non si possono più concepire le farmacie come delle isole felici.
Resta poi stretto il rapporto con l’Università di Perugia, per studio, ricerca, innovazione e occupazione, come se tra le due entità ci sia un cordone ombelicale, tanto che l’azienda ha deciso di investire 45mila euro in più in formazione. Tra i servizi serviti da Afas anche la misurazione della pressione sanguigna, le autoanalisi della glicemia, la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.
“Siamo felici di presentare alla cittadinanza un’Afas che si sta rafforzando”, sottolinea il presidente Virgilio Puletti, “capace di coniugare i numeri relativi all’attività economica con le sempre più frequenti iniziative di forte valenza sociale e di interesse pubblico, progetti sui quali l’Azienda punta moltissimo alla luce del cammino intrapreso dal nuovo C. d. A., che pone sempre più al centro della propria mission i cittadini e le loro esigenze”.
Ci dice il Vicepresidente Federico Ricci: “Afas è un’azienda speciale che performa in maniera eccellente, permettendo così di superare il luogo comune secondo il quale la forma privatistica sia migliore a prescindere rispetto a quella pubblica; negli ultimi anni ha visto crescere in modo molto significativo il proprio valore fino a diventare una delle realtà più brillanti della nostra Regione, anche per stile manageriale. Il Piano Industriale è il nostro patto con i cittadini proprietari ed utenti dell’azienda, è giusto che vengano aggiornati costantemente del suo sviluppo“.
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