Dieci famiglie possono finalmente usufruire di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, mentre altri ne verranno messi a disposizione a breve. Stamattina al Cantiere Oberdan si è tenuta la consegna delle chiavi a 7 nuclei in attesa da tempo, insieme alla presentazione del recupero del complesso dell’ex caserma Nino Bixio, in pieno centro storico spoletino, e della ex scuola di Crocemarroggia. Tre famiglie, invece, vista l’emergenza, hanno ricevuto le chiavi già nei giorni scorsi. In lista d’attesa, però, rimangono ancora circa 360 famiglie, ad evidenziare che il problema abitativo anche a Spoleto è serio.
Alla cerimonia odierna hanno partecipato l’assessore regionale Giuseppe Chianella, il sindaco Fabrizio Cardarelli, il vicesindaco Maria Elena Bececco, l’assessore all’Urbanistica Antonio Cappelletti e il presidente dell’Ater Umbria Alessandro Almadori, con rispettivi dirigenti e funzionari di riferimento. Il vicesindaco Bececco ha parlato di occasione preziosa “perché è sempre un momento di grande soddisfazione e quando si riesce a consegnare alle famiglie un bene primario come la casa, fin dall’inizio del nostro mandato una priorità che abbiamo considerato al centro della nostra azione amministrativa e dell’agenda politica”.
Sia l’assessore regionale Chianella che Cappelletti hanno sottolineato la sinergia tra Regione, Comune e Ater che ha portato a realizzare interventi utili non solo a fornire risposte adeguate alle pressanti domande abitative ma anche ad un generale processo di riqualificazione urbanistica degli spazi recuperati. “La Regione Umbria – ha sottolineato Chianella – prosegue nel suo impegno per dare risposta al fabbisogno abitativo di un numero crescente di nuclei familiari che vivono una grave condizione economica e di esclusione sociale. A questo scopo, nella legge di stabilità regionale 2016 approvata il mese scorso dall’Assemblea legislativa, abbiamo incrementato di un milione di euro i finanziamenti per l’edilizia residenziale sociale con un emendamento presentato dalla stessa Giunta. Le ultime risorse statali disponibili, è il caso dell’intervento di Spoleto, e le risorse del bilancio regionale vengono impiegate soprattutto negli interventi di recupero di immobili non più in uso e in parte per la costruzione di nuovi al fine di accrescere il patrimonio di edilizia residenziale pubblica da mettere a disposizione a canone sociale. Ma l’emergenza abitativa è sempre più critica, in tutta Italia, e richiede una risposta strutturale da parte del Governo centrale, come più volte sollecitato”.
L’intervento è stato realizzato dall’Ater su immobili messi a disposizione dalla amministrazione comunale, in particolare gli spazi a completamento della ristrutturazione dell’ex Caserma Nino Bixio in piazza san Gabriele dell’Addolorata (ex largo Oberdan) e l’ex scuola di Crocemarroggia. L’intervento ha consentito la disponibilità di 6 nuovi alloggi a canone sociale, di varie dimensioni, 2 assegnati stamani in piazza San Gabriele dell’Addolorata e altri 4 a Crocemarroggia di cui due assegnati sempre oggi e altri due da assegnare prossimamente. Gli altri assegnati in questi giorni, invece, sono situati in via Visso, via Po (San Martino in Trignano) e via Valadier, oggetto di recupero di immobili preesistenti.
Nell’ambito della vigente graduatoria di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale sociale pubblica, nella quale sono presenti 368 domande, sono stati assegnati, nel corso del 2016, 10 alloggi situati in diverse aree della città, all’interno del centro storico cittadino e in aree limitrofe. Le assegnazioni hanno riguardato famiglie di varie dimensioni, con figli minori, anziani e disabili. Quattro dei nuclei assegnatari sono di nazionalità italiana e 6 non italiana. A breve saranno inoltre effettuate altri 9 ulteriori assegnazioni di alloggi in varie parti della città che nel frattempo si sono resi disponibili. In vista di completamento, anche se con alcuni problemi da risolvere da parte del Comune, ci sono i complessi nella zona di via Visso – piazza d’Armi (18 appartamenti, che però verranno concessi con un bando ad hoc a canone sociale) e in via dei Filosofi (8 appartamenti realizzati dal Comune nell’ambito del contratto di quartiere).