Si fa presto a fare la conta: oltre 16 milioni di euro erogati sul territorio per la realizzazione di complessivi 318 progetti. Questi i numeri del bilancio 2015 delle attività con cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, nonostante gli anni di profonda crisi, continua a sostenere la realizzazione di iniziative finalizzate allo sviluppo economico e sociale del territorio. “Con una politica gestionale vicina alle persone disagiate –commenta Carlo Colaicovo, presidente della FondaIone, durante la presentazione del bilancio alla stampa – e che guarda al lungo periodo per evitare frammentazioni e dispersione di risorse”. Ma si è parlato anche del Turreno e del futuro della città, spesso guidata dai “mormoratori“.
Turreno.Ma l’interesse della stampa si è concentrato anche sul capitolo Turreno di proprietà, ancora per poco poiché passerà a Comune e Regione, della Cassa di Risparmio. Il progetto di recupero dell’ex cinema “è un atto importante – ha affermato il presidente – perché il centro della città ha bisogno di un contenitore dove poter ospitare eventi importanti dal punto di vista culturale“. Sul progetto Turreno Colaiacovo aggiunge “Noi abbiamo cercato di fare qualcosa, questa città ha potenzialità spesso chiuse. La città è piena di mormoratori e ogni cosa fatta viene criticata“. Una città che deve essere rilanciata: “Non parlo di grandi eventi di massa come Eurochocolate, che lasciano più sudiciume che denaro, ma eventi di spessore. C’è già un soggetto che ha proposto di prendere la gestione, eventualmente ne verranno valutati altri, ma il progetto di base è stato giudicato buono che potrebbe rappresentare un motore per Perugia“. Progetto alla mano, ora è il turno di Comune e Regione che dovranno produrre qualcosa di concreto “se nel giro di 2 – 3 anni i lavori non saranno in fase avanzata – aggiunge Colaiacovo – saremo a buon punto. Noi saremo lì a controllare“.
Nuovo cda. Un ciclo ventennale che si sta chiudendo e che a breve vedrà la nuova nomina degli organi della Fondazione, “una struttura solida e ben avviata”, con il cambio di guarda anche dell’attuale presidente Carlo Colaiacovo. In vent’anni il contributo complessivo erogato è stato di 215milioni di euro e con un “bilancio positivo dal punto di vista umano”. “Chi nelle prossime settimane prenderà’ la guida della Fondazione, una delle più ricche d’Italia, avrà sulle sue spalle una bella responsabilità, ma erediterà anche una struttura solida, ben oliata e ben avviata“. Una fondazione che, secondo il Cavaliere, dovrà rimanere “ fuori dalla politica come ha fatto finora, al contrario delle scelte fatte da altre fondazioni poi rivelatesi disastrose, potrà avere ancora in Umbria un grosso ruolo“.
Uno stato di buona salute dimostrato anche dall’avanzo di esercizio pari a 17,7 milioni di euro, somma che probabilmente consentirà di fare fronte alle erogazioni per il 2016, e accantonamenti di risorse al Fondo di stabilizzazione delle erogazioni per 14,7 milioni di euro. È ancora: 3,5 milioni di euro alla riserva obbligatoria, 470mila euro al fondo volontariato e alla riserva per l’integrità del patrimonio 2,6 milioni di euro. Tutto grazie, ha aggiunto Colaiacovo, affiancato dal segretario generale della Fondazione Fabrizio Stazi, “all’oculata gestione del patrimonio e nonostante la difficile congiuntura economica“. Ma per il dettaglio del bilancio dei venti anni Colaiacovo ha rimandato ad un altro incontro con la stampa per i primi giorni di maggio, quando si insedieranno il nuovo Cda e il nuovo presidente.
Attività 2015. Sedici milioni di euro, dicevamo e 318 progetti portati a termine in sinergia con le istituzioni ed altre realtà del territorio. All’arte e si beni culturali sono stati destinati 5,5milioni di euro (124 progetti), all’educazione istruzione e formazione 3,8 milioni di euro (63 iniziative), alla ricerca scientifica e tecnologica 1,5 milioni di euro (51 progetti), salute pubblica 1.1 milione di euro (39 progetti) e sviluppo locale 2,8 milioni di euro (26 iniziative). Intento trasversale che ha toccato sia i pubblici, per 7milioni di euro, come i privati, circa 9milioni di euro. Anche l’Università ha goduto del sostegno di 3,9 milioni di euro, mentre ai Comuni sono andati 2,1 milione di euro.
CariPerugia. Ma Colaiacovo sottolinea come un salt di qualità sia stato rappresentato con la nascita della Fondazione CariPerugia Arte, “una struttura operativa la cui finalità principale è quella di promuovere, organizzare e gestire eventi nei nostri diversi spazi espositivi, diventati un vero e proprio polo museale, secondo ormai solo a quello della Galleria Nazionale dell’Umbria“.
Aeroporto. Colaiacovo ha pure evidenziato l’impegno della Fondazione per lo sviluppo dell’aeroporto dell’Umbria, al quale anche per il 2015 sono state destinate importanti risorse, non per coprire perdite di bilancio della società di gestione ma per lo sviluppo dei voli.