“Correte, c’è un cane abbandonato in un’auto”. Questo, in soldoni, il contenuto della telefonata che gli agenti della polizia di Perugia hanno ricevuto ieri pomeriggio. Dopo l’allarme, lanciato da Monteluce, gli agenti si sono sincerati, telefonicamente, delle condizioni del cane: l’auto era parcheggiata all’ombra, con i quattro vetri leggermente aperti per consentire il ricircolo dell’aria. Il cane, poi, sembrava reattivo. Tutto regolare, insomma. Se non fosse che, nel giro di un’ora, gli agenti hanno ricevuto altre due telefonate, con altre segnalazioni sul cane “abbandonato”.
La polizia ha a quel punto deciso prima di provare a rintracciare il proprietario dell’auto, uno studente universitario ternano, senza però riuscirci. Data l’insistenza delle telefonate, gli agenti hanno deciso di recarsi sul posto. Anche i vigili del fuoco sono stati allertati: dato che il cane non aveva con sé né l’acqua né del cibo, poteva essere necessario l’intervento dei caschi rossi per aprire la portiera dell’auto. Personale del Dipartimento Prevenzione dell’Asl si sarebbe dovuto occupare invece dell’affido e delle cure del cane, una volta liberato.
Ma dopo alcuni minuti, proprio quando i vigili stavano per forzare le serrature del veicolo lo studente, un 25enne, è arrivato sul posto. Aperta la portiera, si è occupato di dissetare il cane, mentre il veterinario ha verificato che l’animale fosse in buona salute, regolarmente munito di cip e registrato presso l’Asl di Terni competente per territorio. Il cane inoltre era vigile e affettuoso nei confronti del proprietario.
Questa la versione dei fatti di quest’ultimo. Ha raccontato di essere stato a lungo in zona, e ha aggiunto che, dovendo effettuare alcune commissioni a Perugia, tra cui Uffici Pubblici, Università, Ufficio postale, negozi e librerie, era stato costretto a lasciare il suo cane in auto, dopo avere adottato tutte le precauzione del caso. Lo aveva così lasciato in auto, dopo averlo nutrito e dissetato. Aveva parcheggiato l’auto all’ombra, lasciando i finestrini aperti per fare circolare l’aria all’interno dell’abitacolo. Poi tra una commissione e l’altra, era anche tornato verso l’auto, per sincerarsi che il cane stesse bene, permettendogli di uscire dal veicolo e bere.
Il ragazzo è stato comunque segnalato alla A.G. per il reato di maltrattamento di animali (Art. 544 ter C.P.), spiegandogli che sarà il sostituto Procuratore della Repubblica a fornire una valutazione giuridica della vicenda.
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