Vogliamo sapere se esiste un progetto definitivo per la manutenzione e per la messa in sicurezza della tratta Umbertide-Città di Castello della Ferrovia centrale umbra, da tempo chiusa su richiesta dell’ufficio trasporti impianti fissi
Questo hanno chiesto ieri (martedì 15 marzo) alla Giunta regionale, durante il question-time dell’Assemblea Legislativa, i consiglieri della Lega Nord Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini.
A rispondere è stato l’assessore Chianella, che ha ricordato come l’infrastruttura sia considerata “strategica anche nel Piano regionale trasporti” e come sia già stato reso noto che il primo intervento riguarderà proprio la tratta Umbertide-Castello, cui ne seguiranno altri.
Si pensa di trasferire in concessione per 4 anni a Reti ferroviarie italiane la gestione della delicata infrastruttura con l’obiettivo di lungo periodo di renderla interoperabile con la rete delle infrastrutture nazionali. In tempi ragionevolmente brevi si opererà su circa 60 km di ferrovia, partendo da Umbertide, poi anche Terni. Stiamo lavorando con Rfi e appena il progetto sarà definito informeremo l’Assemblea legislativa. C’è anche il progetto, redatto da Regione e Università degli studi, per una valorizzazione turistica della ferrovia
Nella replica conclusiva, il consigliere Mancini si è dichiarato “totalmente insoddisfatto”, perché l’assessore “cerca di raccontare quello che non può raccontare. Sulla carta, ad oggi, non c’è nulla. Lo stesso ministro Delrio, annunciando che ci sono 3 miliardi e mezzo per le reti ferroviarie regionali, non è stato in grado di definire in quali tempi si interverrà sulla ferrovia altotiberina. Quindi, la politica negli anni ’80 ha annunciato il progetto relativo alla ‘metropolitana di superficie’ senza che ne venisse fuori nulla, negli anni ’90 ha introdotto il diesel, mentre il mondo volgeva l’attenzione all’inquinamento ambientale e nel 2000 non si è fatto altro che tornare indietro, con il ritorno all’elettrico. È evidente che manca una visione strategica della ferrovia e, allo stato attuale, non si sa nemmeno quando potranno iniziare i lavori per un’opera la cui carenza provoca enormi disagi, non solo ai cittadini residenti in Altotevere”.