Imprenditore delle lapidi e funerali. Così Raffaele Sollecito assolto in via definitiva nel processo per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher a Perugia riparte da “BeonMemories”. Una start up, finanziata con 66mila euro dalla Regione Puglia, dedicata al ricordo dei defunti. Attraverso un sito, a metà tra e-commerce e social network, anche a distanza, ci si potrà occupare della tomba del caro estinto e ricordarlo in Rete. Un po’ di mistero resta sul perchè il giovane barese abbia scelto proprio Saremo, oggi, per presentare il suo progetto rimane, l’unico collegamento è quello dei fiori certo e anche i crisantemi sono fiori, non certo di serie B.
L’ingegnere informatico ha spiegato che l’idea della start-up è nata quando Sollecito era in carcere. Mentre era rinchiuso dentro quattro mura, pensava alla madre ormai morta e soffriva perché non poteva portarle “i fiori sulla tomba“. Il ragazzo è un ingegnere informatico e per lui non è stato difficile pensare ad un’applicazione dedicata alla commemorazione dei defunti. La start-up si chiama Memories e cliccando sul portale “beonmemories.com” compare la scritta “work in progress, stiamo lavorando per voi”.
“Sarà disponibile all’inizio di questa primavera – spiega Sollecito in un’intervista – ho cercato di azzerare la distanza tra la persona cara da commemorare e un parente o un amico. Se lavoro a Milano e ho un parente a Bari, difficilmente riesco ad andarci fisicamente. Attraverso questo portale abbiamo raccolto tutti i cimiteri d’Italia e una serie di fioristi nostri partner che espletano il servizio in loco. Registrandosi, si può creare il profilo della persona da commemorare, condividere questo ricordo sia sui social che sul portale stesso e comprare dei prodotti come corone o ceri votivi fino ad assicurare la pulizia delle lapidi e così via. Come prova del lavoro svolto ne mandiamo all’utente una foto in alta definizione”.
Al giornalista che gli chiede se ritiene che sia l’attività più adatta per lui in questo momento Sollecito risponde: “Io sono un ingegnere informatico quindi sì, sono la persona giusta. L’unico motivo per cui ho avuto questa idea è mia madre. E poi l’idea è mia, non esiste adesso un portale simile. Tutto il resto può essere un incentivo alla curiosità”.