Non si placa la polemica sulla questione dell’annullamento del Capodanno al Caos; nella giornata di oggi, infatti, il gruppo consiliare del M5S ha indetto una conferenza stampa per chiarie quanto successo nelle scorse 24 ore. Nell’ambito del dibattito i pentastellati hanno precisato di essersi limitati a presentare un’interrogazione lo scorso 21 dicembre (alla quale non c’è stata ancora una risposta) e che l’annullamento dell’evento “Street Art Park” non può dipendere da un semplice richiesta di chiarimenti sui temi della sicurezza e della legalità. “Se hanno annullato l’evento è solo colpa loro non certo nostra” – questo in sintesi quanto espresso dai gruppo M5S. Smentito dunque qualsiasi legame diretto di rapporto causa-effetto tra quanto prodotto dal Movimento e quanto deciso dagli organizzatori del Capodanno del Caos. Se non c’è un legame diretto, bisogna però essere onesti, e non si picchino i 5 Stelle, se è chiaro che ci sia una relazione tra quanto sollevato dal Movimento stesso e la decisione di annullare l’evento. Ovviamente un’interrogazione non ha alcun potere diretto, nè alcuna prerogativa politica per poter ‘stoppare’ un evento pubblico, ma è innegabile che possa produrre ripercussioni a livello politico, anche perché il Caos è uno spazio subordinato alla gestione del Comune e, per certe iniziative come quella fissata per la notte di San Silvestro, dipende dalle eventuali autorizzazioni concesse dall’Amministrazione.
Il fatto che il caso sia diventato politico, anche se i pentastellati hanno sottolineato che la loro battaglia non è ideologica, ma al servizio della trasparenza della Pubblica Amministrazione, è confermato anche dalle parole dell’assessore alla Cultura, Giorgio Armillei, che ad Umrbia24 ha rilasciato considerazioni piuttosto chiare: “Io la vedo come una clamorosa invasione di campo della politica nell’amministrazione e nell’attività di impresa. Io ho un’altra visione dei rapporti tra politica, amministrazione e mercato. Sturzo e Einaudi per capirci. Poi va da sé che le regole vanno sempre rispettate. Da tutti. A capodanno e negli altri 364 giorni dell’anno. È giusto ora allargare il dibattito oltre il caso specifico. Noi come giunta siamo per regolamentare non per reprimere. Niente di più lontano da noi di questa sorta di populismo sanzionatorio, vicino parente del populismo penale”.
La clamorosa invasione della politica non può che essere un riferimento al M5S, unica forza politica che ha sollevato una questione Caos. È necessario dunque giocare a carte scoperte ora.
Le parole dell’assessore sono state rispedite al mittente da Thomas De Luca: “Le frasi di Armillei sono inaccettabili. Se è bastata una sola interrogazione a far annullare il Capodanno al Caos, sicuramente il M5S andrà in fondo alla vicenda. Già stamattina abbiamo presentato una richiesta di accesso agli atti per capire come sia stata gestita tutta la vicenda, e già siamo in grado di dirvi che, ad ora, nessuna documentazione protocollata è stata trovata agli atti tra Amministrazione Comunale e organizzatori dell’evento”.
Thomas De Luca ha poi messo il carico: “Annullare un evento simili solo “perché siamo stanchi” come detto dagli organizzatori, mettendo in crisi tutti coloro che avevano assunto impegni di lavoro è impensabile”.
Sulla questione dei contratti di lavoro poi è intervenuta anche Angelica Tenta: “Ci interessa anche capire che rapporti contrattuali ci siano dentro il Caos, perché nessuno deve essere sfruttato”.
Un’interrogazione analoga è stata fatta anche per il Capodanno delle Piscine Dello Stadio e sembrerebbe, ma la notizia non è stata ancora confermata, che anche quell’evento sia destinato a saltare.
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