Sindacati, sindaci, politici, associazioni di categoria, imprenditori, direttori di banche e cittadini. C’erano tutti al consiglio comunale aperto di Gualdo Tadino, convocato ieri (giovedì 19 novembre) per parlare di crisi del territorio e mancanza di lavoro. Una grande partecipazione che testimonia l’importanza dell’argomento. Alla fine della seduta è stato prodotto un documento condiviso all’unanimità dal Consiglio Comunale e fatto proprio da tutti i Sindaci della zona.
La crisi economica e sociale che ormai da un decennio attanaglia l’intero territorio della fascia appenninica tra l’Umbria e le Marche ha provocato un impoverimento senza precedenti del tessuto industriale, artigianale e commerciale che rischia seriamente di compromettere in maniera irrimediabile la tenuta di una parte di quell’Italia mediana che potrebbe invece giocare un ruolo da protagonista anche nell’ottica della costituzione della macroregione
L’appuntamento di ieri sera ha voluto rappresentare un punto di partenza di un confronto di merito sul futuro delle comunità locali e del territorio nel suo complesso il quale, in questi anni, “non ha avuto la giusta considerazione ed attenzione ed il sostegno necessario sia da parte dei Governi che si sono succeduti, sia dai vari enti sovra comunali“.
“In dieci lunghi anni – si legge nel documento – abbiamo assistito ad una lunga sequela di buoni propositi e di impegni che ad oggi non hanno prodotto i risultati sperati. Occorre quindi ripartire dal basso e ripensare un modello di sviluppo che dovrà sicuramente essere supportato ed accompagnato dai vari livelli istituzionali ai quali si chiede un rinnovato e concreto impegno, ma presupposto fondamentale sarà una forte animazione territoriale in grado di generare idee e proposte attuabili ed attrattive, in grado di favorire investimenti e nuova occupazione“.
E’ per questo che è stata ritenuta necessaria la nascita di una sede permanente di lavoro, studio ed approfondimento aperta ai vari portatori di interesse, una sede operativa con l’obiettivo di arrivare già alla fine del prossimo semestre ad un primo step di proposte attuative, chiare e condivise.
Non il solito tavolo, ma un vero e proprio laboratorio territoriale aperto ed inclusivo, che si ponga come obiettivo di ridisegnare con ambizione e coraggio il futuro economico e sociale di questa area vasta, cercando da un lato di valorizzarne le peculiarità e le qualità, dall’altro di inserire forti elementi innovativi in grado di andare oltre gli steccati e gli stereotipi di un tempo che ormai non hanno più motivo di esistere
“In questo contesto, – continua il documento – sarà prezioso il contributo di tutti nella consapevolezza che la sfida non riguarda una singola comunità cittadina, ma un insieme di municipi che contano più di 70.000 abitanti. Creare lavoro e nuove opportunità sarà possibile se avremo finalmente collegamenti ed infrastrutture degne di tale nome, se saremo in grado di compiere scelte coraggiose ed innovative anche in settori ormai strategici come Ambiente, Cultura, Turismo, Servizi socio assistenziali e sanitari, ma soprattutto se saremo nelle condizioni di dare risposte concrete in grado di rilanciare il manifatturiero e le attività produttive. Una sfida ed un lavoro che vogliamo compiere con determinazione e forte senso di responsabilità, che speriamo di poter trovare anche nei nostri interlocutori istituzionali regionali e nazionali”.
A fine seduta il Sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, ha dato una comunicazione importante, pervenutagli poco prima, riguardo la Tagina. “L’assemblea dei soci Tagina ha deliberato all’unanimità un piano di investimenti triennale che ammonterà a 10 milioni di euro e vedrà un aumento di capitale di 1 milione di euro. Ciò apre prospettive importanti per l’azienda rispetto alle recenti notizie (l’azienda che solo qualche settimana fa aveva annunciato 50 esuberi). Ora si aprirà una fase di dialogo e approfondimento, che speriamo porti ad esito positivo della vicenda”.