Sono tre le persone arrestate, tutte residenti in provincia di Palermo, per aver saccheggiato il Cretto di Burri, la grande opera all’aperto dell’artista informale, realizzata dopo il terremoto che ha devastato la provincia di Trapani. Il “sudario di cemento” che copre le macerie della vecchia Gibellina. I carabinieri della Compagnia di Castelvetrano hanno arrestato i tre ladri per il furto di oggetti di antiquariato, custoditi presso i casolari rurali, di reperti in pietra e ferro, presenti fra le macerie del vecchio centro di Salaparuta, tra le rovine dei monumenti, quali ad esempio la chiesa madre ed il convento dei Cappuccini, nonchè manufatti in pietra antica e numerosissimi lastroni in pietra bianca, di grandezza variabile e del peso oscillante tra i 100 ed i 180 chili ciascuno, di forma rettangolare e di foggia antica, intagliati e squadrati a mano, del tipo utilizzato per la pavimentazione di piazze e spazi esterni, quali i terrazzamenti dei centri storici: materiale trafugato proprio dal ‘Cretto di Burri’. I tre disoccupati della provincia di Palermo sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
Saccheggiato il Cretto di Burri | Tre arresti
L'indagine dei carabinieri di Castelvetrano | Lo "sfregio" al sudario di cemento
Sab, 26/09/2015 - 09:49