Piazza del Mercato croce e delizia dell’amministrazione comunale. L’antico foro di Spoleto, molto valorizzato dall’amministrazione Cardarelli che l’ha trasformata in area pedonale e vi ha trasferito il mercato dei prodotti a km zero del sabato mattina, dovrebbe subire a breve un’imponente opera di restyiling della pavimentazione. Un’operazione da 1,8 milioni di euro finanziati per intero dalla VUS, che coglierà l’occasione per mettere mano ai sottoservizi.
Problemi con capitale cultura – Ma, è questa la novità emersa oggi, il progetto potrebbe entrare in conflitto con la candidatura di Spoleto a capitale italiana della cultura. A sollevare il problema durante i lavori della II commissione consiliare è stato il consigliere con delega allo sviluppo economico Zefferino Monini. “Non potremmo presentarci con piazza del Mercato trasformata in cantiere in caso di vittoria”, ha sottolineato podo dopo l’assessore all’urbanistica Antonio Cappelletti.
Oltre un anno di lavori – L’attesa è più lunga del previsto ma, a quanto è dato sapere, i lavori per il rifacimento della pavimentazione dovrebbe iniziare nel prossimo mese di marzo, e durare non meno di 14 mesi. Si procederà per step, con una parte della piazza che dovrà per forza rimanere intatta per garantire almeno il passaggio dei pedoni. Ecco il problema. Spoleto potrebbe essere proclamata capitale della cultura per l’anno 2016 o per il 2017, ma in entrambi i casi piazza del mercato sarebbe ancora “impresentabile”.
Gli investimenti in caso di vittoria – Una bella gatta da pelare per l’amministrazione comunale che comunque, come ha riferito in commissione la dirigente Antonella Quondam Girolamo, coordinatrice del gruppo di lavoro pro-candidatura, preferirebbe di gran lunga ottenere il riconoscimento nel 2017, “per avere più tempo a disposizione per predisporre i progetti di valorizzazione culturale e turistica della città”. Buona parte dei quali riguardano la Basilica di San Salvatore, il sito Unesco sul quale l’amministrazione ha deciso di puntare forte. 400mila euro del milione che il Mibac finanzierebbe in caso di vittoria sarebbero infatti investiti sulla Basilica (e andrebbero ad aggiungersi ai 300mila già messi in bilancio), mentre i restanti 600mila sarebbero destinati ad attività culturali e di spettacolo.
“Metodo di lavoro da seguire” – Dopo aver consegnato al ministero il dossier di 60 pagine nei tempi previsti, ora il gruppo di lavoro e le associazioni che hanno dato il proprio contributo in fase progettuale attendono fiduciosi. Entro il 31 ottobre si conoscerà il nome della città capitale del 2016, a dicembre quella del 2017. “In caso di successo spero che a Spoleto di continui a seguire questo metodo di lavoro condiviso e sinergico anche negli anni a venire”, ha sottolineato il presidente della seconda commissione Giampaolo Emili.
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