Era affettuosamente soprannominato, “Lello”, Raffaele Rossi. Per lui, perugino d’origine, politico ed amministratore del capoluogo umbro della seconda metà del Novecento, il Pd di Perugia, sotto spinta della consigliere Sarah Bistocchi, ha immaginato e chiesto l’intitolazione della “Piazzetta del cedro” di Porta Pesa. Proprio in quelle vicinanze, nel borgo di Sant’Antonio, su Corso Bersaglieri, nacque nel 1923, da una famiglia operaia dove è cresciuto durante gli anni del Fascismo. A lui è stato intestato il circolo del Partito Democratico dei quartieri di Porta Pesa e Monteluce.
Una vita all’insegna dell’impegno politico, della passione civile, dello studio e dell’insegnamento: così Rossi manifestò la sua forza di volontà e tenacia, nella scuola, per la città e la politica. Maestro elementare, insegnò in numerosi comuni della Regione fino a quando gli accresciuti impegni politici lo costrinsero ad accantonare la carriera scolastica. Sempre ritenuto una risorsa preziosa da spendere, rivestito il ruolo di Segretario del PCI prima a Perugia e poi a Terni, nel 1968 venne eletto Senatore della Repubblica, carica che rivestirà fino a quando, nel 1979, divenne Segretario regionale del Partito Comunista e Vice Sindaco del Comune di Perugia.
Lello Rossi fu uno dei protagonisti del regionalismo umbro e tra i più acuti osservatori della realtà regionale. La sua idea della città di Perugia è un’immagine affezionata, ma lucida e senza sconti di un territorio che conosce la modernizzazione soprattutto attraverso la dimensione urbanistica, chiave di lettura con cui Rossi analizza l’identikit di una comunità che affonda le sue radici in elementi tanto artistici quanto rurali. Da storico raffinato, nel 1974 Raffaele Rossi fonda l’Istituto per la Storia dell’Umbria contemporanea (ISUC), di cui rivestì la carica di Presidente per ben quindici anni, tornando così ai suoi amati studi di storia, una passione che si spegnerà con lui. Gli venne affidata la direzione di collane editoriali importanti, come “La grande Perugia” e “Storia illustrata delle città dell’ Umbria”. Infine, nel 2003 fu chiamato a dirigere, dopo averla promossa, la rivista di studi storico-sociali “Umbria Contemporanea”, compito che svolse con dedizione fino al 2010, anno della sua morte.
Lì in Via Brunamonti, di fronte alla scuola primaria statale Primo Ciabatti, ci potrebbe ora essere uno spazio per lui: “Piazzetta del Cedro”, che ad oggi non ha ancora un’intitolazione, potrebbe così ricordarlo. L’Assessore Wagué ha infatti fatto sapere che già tra luglio e agosto scorso, su suo invito e del Sindaco Romizi, “l’Associazione Borgo Sant’Antonio e Porta Pesa hanno richiesto di intitolare la rotonda di Porta Pesa e la piazza davanti alla scuola Ciabatti all’illustre professore Raffaele Rossi. La motivazione della richiesta è il grande contributo che il Prof. Rossi, nato e cresciuto in quel quartiere del capoluogo, ha dato alla crescita culturale della città“. La decisione arriverà il 18 settembre.
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