In attesa dello sfrecciare delle auto, lungo il nuovo tracciato della Ss 77 cominciano a scorrere le polemiche. Sul piede di guerra tornano di nuovo i coltivatori dei prodotti tipici dell’altipiano plestino: si tratta di oltre una quarantina di addetti, attivi dal confine con le Marche sino a Fraia, da Annifo a Pisenti. Più o meno venticinque aziende a conduzione familiare, che non vogliono rischiare in alcun modo di restare fuori, nel vero senso della parola, dal nuovo percorso.
Considerando che la produzione annuale è stimata intorno ai seimila quintali, metà dei quali venduti direttamente su strada, con una media di duecento quintali a piazzola, ecco che più si avvicina la data d’inaugurazione più sale la tensione.
“Siamo a conoscenza di questi preoccupazioni – dichiara il presidente della Quadrilatero, Guido Perosino – ma c’è da chiarire che noi dobbiamo realizzare né più né meno quello che è stato già previsto ed approvato. Abbiamo sempre dato massima disponibilità al dialogo con le istituzioni locali e la popolazione dei territori – tiene a precisare – e possiamo anche valutare delle modifiche tecniche che consentano l’accesso ad apposite aree di promozione e commercializzazione dei prodotti tipici, ma non sta certo a noi farcene carico dal punto di vista economico. Le nostre competenze progettuali e finanziarie sono infatti ben definite, e questo non vi rientra – conclude il presidente di Quadrilatero – restiamo comunque a disposizione per quanto potremmo fare di nostra pertinenza”.