Regione Umbria, Comune di Perugia e Fondazione Cassa di Risparmio insieme per il recupero e la valorizzazione del Cinema Teatro Turreno: è stato firmato questa mattina il protocollo d’intesa per far sì che la struttura, in stand by da tempo, da privata diventi “parte del patrimonio pubblico“. I lavori raggiungeranno un importo di circa tre milioni di euro per l’acquisto della struttura, che ora viene ceduta a titolo gratuito a Comune e Regione. La Fondazione acquista con fondi propri l’immobile, poi stipula un contratto di donazione a Palazzo dei Priori e Donini rispettivamente per due terzi e un terzo. Un ruolo importante avrà comunque Umbria Jazz, che si avvia a divenire Fondazione di Partecipazione, per la quale verrà riservato uno spazio fisso nello teatro stesso. Entro un mese da oggi sarà poi definita la commissione tecnica e di indirizzo che avrà la responsabilità di restituire alla collettività uno spazio polifunzionale innovativo di natura culturale “che potrà anche ospitare dalle 800 alle 1.200 persone“.
Entrando nel dettaglio del protocollo, che inizialmente avrà durata triennale e sarà comunque prorogabile, il recupero e la riapertura del Turrenosi propongono di rilanciare il centro storico della città, mantenendo lo spirito e le finalità del Teatro come luogo di promozione e produzione culturale incentrata sulle tematiche dello spettacolo dal vivo e del cinema, da integrare anche con attività legate al turismo congressuale e alla convegnistica di alto livello, significa realizzare uno spazio polifunzionale, innovativo e, al tempo stesso, fortemente correlato con la vocazione artistica e culturale di Perugia e dell’Umbria: un ulteriore elemento di quel percorso di investimento sugli attrattori culturali dell’Umbria e delle sue città che le parti stanno percorrendo ormai da anni. Poi si procederà all’individuazione di un soggetto privato idoneo a garantire la gestione dell’immobile.
Sarà la Regione a mettere a disposizione le risorse necessarie per il recupero funzionale del Turreno, attingendo dal POR Fesr 2014/2020. Palazzo Donini avrà poi margine di manovra, per un massimo di un milione e mezzo di euro per reperire altri filoni di finanziamento. Al Comune spetterà invece il ripristino funzionale dell’immobile, con un investimento massimo di 2 milioni di euro, tramite un percorso di coprogettazione e cofinanziamento con la Regione. La realizzazione dell’intervento no potrà comunque superare i 5 milioni di euro. Per l’attuazione degli impegni sarà poi formata una Commissione tecnico-giuridica.
Aprendo l’incontro il Presidente Colaiacovo, nell’annunciare che la Fondazione ha già firmato l’atto di acquisto dell’immobile con l’attuale proprietà per un importo di 3 milioni di euro, ha sottolineato che “abbiamo cercato di trovare una soluzione idonea al raggiungimento dell’ambizioso risultato. Credo che, quanto tutte le iniziative per la riqualificazione del centro storico saranno completate, avremo un’acropoli rilanciata in ogni sua parte. Ritengo, infatti, che sia fondamentale per Perugia dare nuovo slancio in tempi brevi ad una comunità che ne ha profondamente bisogno dopo tanti anni di crisi economica”.
“Siamo finalmente arrivati a questa firma – è stato il primo commento del Sindaco Andrea Romizi subito dopo la sottoscrizione del protocollo – dopo un percorso non semplicissimo. Si tratta di un risultato che è stato possibile grazie all’impegno di tutti gli attori presenti oggi intorno a questo tavolo”. Nel ringraziare sia il Presidente della Fondazione Colaiacovo che la Presidente Marini per la disponibilità manifestata, il Sindaco ha rivolto un ringraziamento anche all’Assessore Fioroni ed agli uffici comunali, guidati dalla Dott.ssa Pedini, per il lavoro svolto. “Questo progetto – ha continuato il Primo Cittadino – si inserisce nel programma complessivo di rilancio del centro storico che ricomprende, al suo interno, diversi interventi: da quello sul mercato coperto, alla riqualificazione di Piazza Grimana, dal recupero degli Arconi, al completamento di San Francesco al Prato. Si tratta di molteplici opportunità che dovranno essere necessariamente inserite nell’ambito di un’unica strategia”.
“Un atto – ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini – di grande rilevanza perchè segna, grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, l’acquisizione al patrimonio pubblico dell’ex Cinema Teatro Turreno. E noi, come Regione, faremo la nostra parte per restituire questo bene all’uso pubblico”.
“Questo intervento – ha affermato la presidente Marini – impegnerà la Regione Umbria per un importo complessivo di 3 milioni e 500 mila euro (dei quali 2 milioni dalle risorse della programmazione comunitaria dell’Agenda Urbana, e 1,5 milioni di euro dal bilancio regionale). Un impegno economico che testimonia come sia significativa l’azione del Governo regionale a favore del capoluogo. L’impegno che stiamo assumendo, infatti, va nella direzione di favorire interventi di riqualificazione di luoghi importanti della città, come è il complesso immobiliare dell’ex Cinema Teatro Turreno. Ora, subito dopo la firma del protocollo, si lavorerà per la costituzione di una apposita commissione tecnica che dovrà definire il progetto di recupero dell’immobile, e indicare anche quale dovrà essere la sua specifica funzione, che dovrà, in ogni caso, essere al servizio di attività culturali, di spettacolo e per la convegnistica. Inoltre, auspichiamo che il Comune di Perugia possa prevedere uno spazio adeguato che serva a rendere permanente, nel corso di tutto l’anno, la visibilità e l’attività di documentazione come di merchandising di Umbria Jazz”.
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