“Carlo Carretto vorrebbe essere rievocato per la freschezza e l'autenticità del suo essere amico dei giovani”.
Fratel Arturo Paoli, Piccolo fratello del Vangelo, lo ha spiegato nel corso della prima giornata dedicata a Carlo Carretto in programma sabato scorso a Spello, che coincideva con l'apertura della 3° Giornata per la Salvaguardia del Creato, sul tema “Una nuova sobrietà per abitare la terra”.
Una giornata dove si sono intrecciate emozioni, colori e ricordi che hanno portato alla luce l'Essere di un uomo e il suo messaggio ancora così attuale, per i giovani. “La sua caratteristica era la leggerezza, la semplicità, ciò di cui si ha bisogno oggi – ha spiegato fratel Arturo – la necessità di riscoprire un linguaggio di Nazaret vicino a noi, e soprattutto vicino ai giovani che oggi sono consumati dal consumismo e non hanno il tempo di essere soggetti”.
E proprio i bambini della scuola primaria e secondaria hanno aperto la giornata dedicata a Carlo Carretto, con i giochi organizzati nel magico mondo di Sobrilandia nelle piazze di Spello, per ritrovarsi poi tutti insieme ad ascoltare le parole di don Luigi, del vescovo di Assisi Domenico Sorrentino, del sindaco Sandro Vitali, della dirigente scolastica Marilena Mariucci e del professor Stefanoni della dirigenza regionale scolastica.
Gli eventi sono proseguiti nella Sala dell'Editto del Palazzo comunale, gremito di tantissimi amici di Carlo Carretto, che hanno ascoltato gli interventi di monsignor Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni- Amelia e presidente della Commissione episcopale CEI per l'Ecumenismo e il Dialogo, monsignor Giuseppe Chiaretti arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e Presidente della Ceu, il sindaco Sandro Vitali, il professor Stefano Zamagni, ordinario di economia politica Università di Bologna e Arturo Paoli, piccolo fratello del Vangelo.
Monsignor Paglia, che ha presentato il “Messaggio della 3° Giornata per la Salvaguardia del Creato”, ha di nuovo ribadito la necessità di un impegno da parte di tutti per far sì che le parole di Carlo, un profeta per abitare la terra in un modo nuovo, non siano parole vuote. E soprattutto ha sottolineato il bisogno di una nuova spiritualità, come è uscita dalle mani del Creato, quella stessa che fratel Carlo che ha vissuto.
I partecipanti hanno raggiunto a piedi la fonte della Bulgarella, per celebrare il rito dell'acqua, e la Tomba di Carlo Carretto dove monsignor Giuseppe Chiaretti ha guidato la preghiera ecumenica con un Commento della Sacra Scrittura a cura di un rappresentante della Chiesa ortodossa e della Chiesa Protestante. La giornata si è chiusa con musica popolare nel Chiostro dell'Eremo di San Girolamo con la banda di Massimo Liberatori.
