E si riparte. Insediata nella mattinata di ieri la Giunta Marini bis. Tutti gli assessori presenti all’appello. Molti gli argomenti all’ordine del giorno della prima seduta tra quelli nuovi e quelli da riprendere, lasciati in sospeso al termine della precedente legislatura: sanità, economia, marketing territoriale, infrastrutture, e la questione urgente della riforma delle Province.
E come nella migliore delle tradizioni da primo giorni di scuola, la seduta è iniziata con i nuovi ‘alunni’ pronti ed emozionati e i ‘ripetenti’ con lieve e rederguito ritardo sulla campanella. Ad aprire i lavori “l’augurio di buon lavoro agli assessori” da parte della presidente Catiuscia Marini.
“La legislatura che si apre – ha detto Marini – ci chiede un forte impegno, a cui dobbiamo rispondere mettendo in campo le competenze che abbiamo per affrontare le sfide difficili che attendono l’Umbria e la sua comunità. Lavoro, occupazione, sviluppo, sostegno alla crescita e all’innovazione economica e imprenditoriale, mantenimento del welfare e dei servizi, utilizzo pieno delle risorse disponibili, a cominciare da quelle comunitarie i cui programmi sono stati già approvati dalla Commissione europea, in una logica di maggiore efficienza e competitività sono fra i temi al centro dell’agenda regionale che dovremo attuare insieme. Ci sono le condizioni per affrontare con serenità quanto ci attende, ora dobbiamo rimboccarci le maniche“.
Neanche il tempo della fine del consesso che ecco arrivare la prima bordata da parte dell’opposizione, quella del Consigliere M5S Liberati che con una dichiarazione forse un po’ troppo anticipatoria sui risultati ancora di là da venire, affida ad una nota le sue considerazioni sui lavori: “potremo interrogarci a lungo sulla vacuità di certe riunioni di Giunta regionale, più adatte alla propaganda mediatica che alla risoluzione di criticità”. E anticipa: “La Giunta Marini rappresenta interessi molto particolari: autentici disvalori che si traducono in una pessima gestione amministrativa contro cui il M5S lotterà in ogni sede”. Un terreno di governo che sembra preannunciarsi di non facile gestione. Almeno al suo avvio.
Prossimo appuntamento già fissato nell’agenda della regione per il 9 luglio, con il primo Consiglio. Previsto da ordine del giorno, l’elezione del Presidente del Consiglio. Un atto che porrà fine alla lunga serie di ‘toto’ che ha riempito colonne e conversazioni nel periodo pre e post elettorale, a partire dal toto-candidato, passando per il toto-assessore, fino a concludersi con il toto-presidedente, da scegliere tra i 20 preferiti dal popolo umbro, lo scorso 29 maggio. Tre i nomi più ricorrenti nei pronostici: Donatella Porzi, figura femminile che potrebbe anche ristabilire un equilibrio di genere tra gli incarichi di governo, forte del suo bagaglio di voti e con una bocciana benedizione in tasca, Marco Vinicio Guasticchi, il vero renziano della prima ora, che si dice fiducioso e allineato al partito, almeno a ‘sentire’ Facebook, salvo poi perdere staffe e social-commenti al vetriolo con dedica ed Eros Brega, stessa benedizione di cui sopra, già pronto ad un secondo mandato. Ma se tanto mi dà tanto, memori dell’ancora ‘calda’ neo composizione di Giunta, chissà che le elezioni della prossima settimana non ci riservino un’altra Rometti-sorpresa.