Un compleanno con un cuore nuovo per un uomo di Perugia, sottoposto ieri (venerdì 22 maggio) ad un intervento chirurgico per l’impianto di un cuore artificiale. A meno di 24 ore dalla lunga e complessa operazione, durata 8 ore, F.T. (queste le iniziali) sta bene e questa mattina, dopo essere stato liberato dalle apparecchiature respiratorie, ha potuto sorridere alla moglie e ai due figli.
“Sapevamo che oggi il paziente compiva 64 anni – dice l’ufficio stampa Dott.ssa Emilia Virginia Manini, in servizio presso la TIPOC del Santa Maria della Misericordia – e al suo risveglio l’equipe ha voluto fargli gli auguri. Adesso resterà nella nostra struttura per qualche giorno per poi essere trasferito alla Cardiologia e Fisiopatologia Cardiovascolare “.
La prognosi resta attualmente riservata, ma i sanitari sono soddisfatti del buon esito dell’intervento e moderatamente ottimisti. Il caso dell’uomo, che nella vita ha svolto l’attività di autista di autobus granturismo, fino a qualche giorno fa era di estrema gravità. La sola alternativa era il trapianto di cuore. Il paziente più volte era stato ricoverato nella struttura di Cardiologia diretta dal Prof. Giuseppe Ambrosio e, dopo un consulto con i cardiochirurghi, è stato deciso il giorno dell’intervento con l’acquisizione del cuore artificiale permanente (modello Jarvik 2000, in foto).
Il nuovo cuore è stato impiantato con tecnica mini-nvasiva dall’equipe cardio-chirurgica guidata dal Prof. Temistocle Ragni e dai Dottor Isidoro Di Bella e Alessandro Affronti. Del team multidisciplinare facevano parte anche gli anestesisti Emilia Virginia Manini e Fabio Mencarelli, con Monia Ceccarelli caposala coordinatrice della Terapia Intensiva post operatoria cardiochirurgica.
Informato del buon esito dell’intervento, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia ha dichiarato: “L’ Ospedale di Perugia ha come obbiettivo quello della innovazione e tecnologia nelle varie discipline. Anche in questa occasione è stato possibile un impiego importante di risorse rese possibili da un sistema sanitario regionale sano ed oculato”.