Il consigliere regionale Gianluca Cirignoni (Gruppo Misto) torna a parlare di E78 e Galleria della Guinza. Questa volta, però, il membro fondatore del comitato intervalle ‘Apriamo la Guinza’, lo fa chiamando in causa anche il professor Vittorio Sgarbi, grande amico di Umbria e Marche e delle terre di Piero della Francesca, affinché in qualità di assessore alla Rivoluzione del Comune di Urbino ci conceda quell’audizione che abbiamo chiesto da tempo, senza peraltro ottenere risposta”.
Ricordando gli oltre 3’800 cittadini che hanno sottoscritto la proposta del comitato, che vorrebbe mettere al servizio dei territori i 10 km di infrastruttura abbandonata nella massa Trabaria (di cui 6 km sono della galleria della Guinza) e che collegherebbero Città di Castello e l’Altotevere a Urbino e Pesaro (ss3/bis e ss73/bis), Cirignoni ha anche dichiarato: “L’inchiesta sui grandi appalti, che ha portato all’arresto del super dirigente del Ministero delle infrastrutture e alle dimissioni del Ministro Lupi, getta una pesante ombra sull’operazione di project financing per il completamento della E78. Un’operazione in cui il ministro e il dirigente arrestato hanno avuto una parte importante. Peraltro la costituzione della società pubblica di progetto rischia di essere l’ennesimo triste e costoso capitolo della storia del completamento della e78, costellata di annunci roboanti e tanti sprechi per progetti mai realizzati”.
“Ci auguriamo – conclude – che la società pubblica, anziché per un nuovo progetto costoso ed impattante, si concentri sulla proposta del comitato ‘apriamo la Guinza’”.