TREVI IN PIAZZA: PER VOODOO FESTIVAL SUCCESSO DEL DUO BEX-CIAMMARUGHI ( foto) - Tuttoggi.info

TREVI IN PIAZZA: PER VOODOO FESTIVAL SUCCESSO DEL DUO BEX-CIAMMARUGHI ( foto)

Redazione

TREVI IN PIAZZA: PER VOODOO FESTIVAL SUCCESSO DEL DUO BEX-CIAMMARUGHI ( foto)

Mar, 29/07/2008 - 19:12

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Dopo la voce da incanto della cantante americana Diane Schuur – che ha aperto il 23 luglio in piazza Mazzini la serie di concerti ad ingresso gratuito del Voodoo Festival, tutti inseriti come di consueto all'interno del più ampio cartellone di “Trevi in Piazza” (iniziative estive organizzate dal Comune di Trevi in collaborazione con l'Associazione Pro Trevi) – domenica sera è andato in scena il secondo appuntamento della rassegna trevana. Il tempo incerto ha fatto spostare l'esibizione da piazza Mazzini al Teatro Clitunno. Un cambio di programma che ha permesso al numeroso pubblico che ha riempito il teatro di seguire più da vicino e in modo più intimo, rispetto agli spazi aperti della piazza, i due straordinari artisti. La coppia Emmanuel Bex & Ramberto Ciammarughi è stata protagonista dello spettacolo dal titolo “Dialogues”. Un “dialogo” tra due strumenti solo all'apparenza simili, ma dalle sfumature e dai colori completamente unici. Come uniche le sfumature interpretative con cui i due musicisti dalla grande esperienza hanno saputo vivacizzare l'esibizione: il francese Emmanuel Bex all'organo hammond – per lui è un ritorno a Trevi dopo l'esibizione dello scorso anno con Fabio Zeppetella e Roberto Gatto – e l'assisiate Ramberto Ciammarughi al pianoforte. Si sono così incontrate due diverse scuole, che sanno però parlare sul palco lo stesso linguaggio. Quello della qualità musicale. Bex e Ciammarughi hanno presentato lunghe suite musicali con improvvisazioni e melodie che si sono susseguite grazie ad un magico e irripetibile intreccio di note. Uno di fronte all'altro. Due musicisti, Bex e Ciammarughi, e due strumenti, hammond e pianoforte, a dimostrazione di come si possa suonare come un'orchestra senza averla sul palco.

Ciammarughi ha suonato “in casa”, visto che l'eclettico pianista e compositore è della vicina Assisi. L'artista ha iniziato la propria attività nei primi anni '80 suonando da solo e in trio in un gran numero di jazz club italiani ed affiancandosi sul finire del decennio a gruppi fusion. Dopo aver mosso i primi passi nel jazz, suo primo amore che ancora non tradisce e al quale ritorna sempre, ha intrapreso poi un percorso personale verso una concezione totale della musica, applicata a campi diversi come il cinema, il teatro, la danza e le arti figurative. È inoltre compositore e arrangiatore di colonne sonore per spettacoli teatrali, esecutore e autore per radio, cinema e televisione. Da anni annovera numerose partecipazioni nei principali jazz festival e rassegne musicali in Italia e all'estero. In questi anni ha collaborato, in più occasioni, con i migliori musicisti italiani e vanta alcune partecipazioni in concerto e in sala d'incisione con importanti artisti stranieri, tra i quali, Randy Brecker, Billy Cobham e Steve Grossman.

Al fianco di Ciammarughi c'era Emmanuel Bex, organista hammond, vero e proprio astro del panorama jazzistico francese. I suoi lavori discografici sono sempre molto apprezzati e raggiungono i livelli più alti nelle classifiche e nelle critiche del settore. A soli 13 anni vince il suo primo premio da pianista ed inizia studiando musica classica. In seguito avvengono due incontri fondamentali, il primo con Bernard Lubat, il secondo con Eddy Louiss; ed è così che la sua scelta si orienta verso l'organo hammond. Nel 1984 vince il Premio Sacem per la composizione. Segue un concerto dopo l'altro, registra album e partecipa a tour internazionali (con Barney Willen, Babick Reinhardt e Christian Escoudé, oltre che con musicisti del calibro di Philip Catherine, Aldo Romano e Louis Winsberg). L' “Academie du Jazz” gli assegna il Premio “Django Reinhardt” nel 1995. Nel 2000 il suo trio con Glenn Ferris e Simon Goubert vince il Grand Prix dell' “Academie Charles Cros”, un “Django” d'oro come miglior gruppo e il “Premio Boris Vian” dell' “Academie du Jazz”. Nel 2003 ottiene una nomination ai “Victoires du Jazz” nella categoria musicista dell'anno e un “Django” d'oro come musicista dell'anno. Nel 2004 esce l'album “Conversing with Melody on Naive” che segna la partenza di Bex come solista, suonando infatti il piano e l'organo senza accompagnamento. All'album seguono una serie di concerti con ospiti della portata di Steve Shelan, Michel Portal e Didier Malherbe. Nel 2006 arriva “OrganSong” con la diva brasiliana Monica Passos e nel 2007 “Concerto for Hammond Organ e Symphonic Orchestra”.

Il terzo e ultimo appuntamento per il “Voodoo Festival” è previsto domenica 10 agosto alle ore 21.30 con il Giovanni Tommaso “Apogeo Quintet”. Questo progetto è uno dei tanti che portano la firma di Giovanni Tommaso, uno dei musicisti che più hanno contribuito alla maturità del jazz in Italia. Il celebre contrabbassista ha deciso nel 2007 di far rivivere, dopo trenta anni, il successo del “Perigeo”, sigla storica nelle cronache del jazz italiano. Tommaso, che ne fu il fondatore, celebra quello storico gruppo con un progetto chiamato “Apogeo”, una nuova formazione che ha in organico però gli stessi strumenti di allora. Per il suo nuovo quintetto “Apogeo” il contrabbassista ha scelto dei musicisti di prim'ordine come Daniele Scannapieco (sassofono), Bebo Ferra (chitarra), Claudio Filippini (piano) e Anthony Pinciotti (batteria).


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