Avrebbe ceduto, nel luglio del 2013, una dose di eroina ad un giovane della provincia di Viterbo, provocandogli uno stato di coma. Per questo dopo essere stato individuato è stato arrestato un cittadino tunisino dimorante a Perugia, considerato lo spacciatore della dose che stava per uccidere il ragazzo.
Le indagini dei Carabinieri di Monte Castello di Vibio, avviate sin dal momento del loro intervento avvenuto nella frazione di Pantalla di Todi, contestualmente al sanitari del 118, che aveva scongiurato il possibile pericolo di morte del giovane, hanno permesso di appurare che la sostanza stupefacente gli era stata fornita da un non meglio indicato spacciatore magrebino, a Perugia, ove si era recato appositamente, in compagnia di un suo amico, dal comune di Soriano nel Cimino. Poi, sulla strada del ritorno, i due avevano deciso di consumarla, effettuando appositamente una sosta a Pantalla.
Da allora, sia attraverso le informazioni acquisite nell’ambiente dei tossicodipendenti, che grazie tabulati telefonici è stato individuato un 32enne tunisino che in effetti, dopo un’intrecciata serie di verifiche dei militari, è risultato avere in uso un’utenza telefonica intestata ad una donna italiana, con la quale lo straniero, da poco, aveva avuto una figlia e che risultava l’amica di una tossicodipendente, già sentita tra i tanti testi apparsi nella difficile e lunga indagine.
Ne sono susseguiti ulteriori accertamenti, durante i quali vari tossicodipendenti, hanno riconosciuto in fotografia il tunisino che contattavano sulla stessa utenza per acquistare la sostanza stupefacente. A questo punto anche il ragazzo colpito dall’overdose, che inizialmente aveva detto di non aver visto bene in volto lo straniero che gli aveva ceduto la droga “cattiva”, ha confermato il riconoscimento. Il Gip di Perugia, ha disposto la custodia cautelare in carcere per il cittadino tunisino, gravemente indiziato dei delitti di lesioni come conseguenza di altro delitto e di spaccio di sostanze stupefacenti, che gli stessi Carabinieri di Montecastello di Vibio hanno eseguito a Perugia, trasferendo in carcere l’uomo.