Il 5 agosto 1964 si concludeva un’avventura durata più di tre anni: alle ore 11.25 lo spoletino Antonio Proietti toccava il fondo di quella che all’epoca risultò essere, con i suoi -514 metri, una delle più profonde grotte d’Italia e del mondo, la Grotta del Chiocchio, ubicata presso Castagnacupa di Spoleto.
Nel marzo 1961 era stata scoperta dall’appena costituito Gruppo Speleologico della Polisportiva Spoletina ma data la difficoltà estrema della sua esplorazione, per quel tempo, dovuta alla presenza di numerosi pozzi, strettoie e meandri. Fu solo grazie all’aiuto del Gruppo Speleologico di Perugia che il suo fondo sarà raggiunto solamente nel 1964, dopo una permanenza in grotta di ben tre giorni.
Nella ricorrenza del cinquantenario dell’avvenimento la Sezione CAI di Spoleto ha organizzato un incontro/conferenza dal titolo: “Speleologia spoletina ieri e oggi – 50° anniversario del raggiungimento del fondo della Grotta del Chiocchio (-514 mt.)” presso la Biblioteca Comunale “G. Carducci” di Palazzo Mauri, alle ore 16.30 di sabato 29 novembre.
Oltre a ripercorrere le varie fasi di quella epica esplorazione da parte dei protagonisti dell’epoca, verrà illustrata l’evoluzione dell’attività speleologica nella nostra città, svolta oggi dal Gruppo Speleologico CAI Spoleto, degno erede di quello della Polisportiva Spoletina, e verrà presentata una targa commemorativa che sarà affissa a dicembre sul fondo della grotta ad opera degli speleologi spoletini.
Durante l’incontro saranno proiettati filmati ed audiovisivi dell’epoca ed attuali. Verrà inoltre allestita una piccola mostra con pannelli illustrativi dell’esplorazione del Chiocchio e dell’attività speleo in generale.