Vincere il jackpot è un sogno di molti. Sbancare la slot machine manomettendola un reato che vale una pesante denuncia. Lo scorso 11 novembre, i carabinieri della tenenza di Norcia hanno denunciato in stato di libertà T.C., di anni 38, disoccupato e originario di San Benedetto del Tronto.
Recidivo. L’uomo, già conosciuto dalle Forze dell’Ordine per aver commesso numerosi reati simili, si è reso autore di una truffa consumata in data 10.11.2014 ai danni di un bar del posto. E’ riuscito a manomettere una macchina slot machine attraverso una particolare digitazione dei tasti tale da causare il “tilt” del sistema con la conseguente vincita illecita di euro 1300, come confermato anche dalla testimonianza del tecnico della ditta proprietaria della macchina.
Come vengono manomesse le “macchinette”. L’operatore ha spiegato, che il pagamento in questione non era da collegarsi alle normali attività di gioco bensì ad una vincita illecita ottenuta mediante la manomissione del sistema informatico della scheda presente nella slot. Lo stesso ha rivelato inoltre che alcune slot hanno delle criticità di manomissione tali da ottenere delle vincite illegali attraverso l’utilizzo di disturbatori di frequenze a ultrasuoni ovvero attraverso una sequenza di pressione sui tasti ben stabilita non conforme con le attività di gioco.
Giornata di “gioco”. Nella stessa giornata, il truffatore è andato in un altro esercizio commerciale di Norcia dove ha chiesto informazioni sulla quantità di denaro presente nelle slot ivi ubicata, e se la titolare potesse effettuare pagamenti elevati in contanti. Lo stesso ha detto alla donna che avrebbe vinto sicuramente tutto l’incasso e si proponeva anche di offrire somme in denaro alla commessa qualora si fosse adoperata per farlo giocare.
Il “bottino”. La commessa, insospettita, ha contattato prontamente i carabinieri che, giunti sul posto, hanno identificato il soggetto e proceduto alla perquisizione personale e del veicolo in uso, rinvenendo dei grimaldelli, arnesi vari da scasso, la somma di euro 1231 di cui circa 500 composti da moneta da euro 2 e documenti di identità rubati. Il materiale è stato sequestrato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria mentre il soggetto è stato denunciato in stato di libertà per le violazioni degli articoli 707 (possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli), 640(truffa) e 648 (ricettazione) del codice penale.