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AST a Roma, sotto al MiSE / Tensione, 3 operai all’ospedale / Aggiornamenti, reazioni della politica

Sara Cipriani

AST a Roma, sotto al MiSE / Tensione, 3 operai all’ospedale / Aggiornamenti, reazioni della politica

Quasi mille lavoratori sotto all'Ambasciata della Germania e al Ministero durante l'icontro tra Guidi e Morselli / Intervento delle Forze dell'ordine
Mer, 29/10/2014 - 13:48

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Aggiornamento delle 18.30 – “Un’intera città, in questi giorni, sta sostenendo una battaglia nell’interesse di Terni e del profilo industriale del paese a fianco dei lavoratori dell’AST, nei confronti dei quali non è tollerabile l’uso della forza. 
I fatti di questa mattina – dicono dal Pd di Terni – a Roma richiedono che sia fatta luce sulle responsabilità, come dichiarato dal Sottosegretario Del Rio e dal Vice Ministro Bubbico nell’aula del Senato, e inquinano una mobilitazione che in queste settimane si è svolta sempre in forme pacifiche e civili, coinvolgendo lavoratori e cittadini ternani e umbri senza alcun incidente e con una collaborazione continua con le forze dell’ordine e le istituzioni cittadine.
L’incerto destino per il futuro di oltre 500 famiglie richiede senso di responsabilità e ben altre risposte, sul fronte delle quali si stanno impegnando istituzioni e forze sociali.
E’ su questo confronto che va mantenuta la nostra ferma attenzione e, come PD,  il nostro impegno, ciascuno nel ruolo che ricopre affinchè si giunga ad una soluzione che salvaguardi l’occupazione e la strategicità del sito ternano.
Avremmo voluto, anche dal mondo dell’informazione nazionale, più attenzione ai contenuti di una mobilitazione che rifiuta ogni forma di violenza e che difende diritto al lavoro e sviluppo economico di una città e del paese intero, piuttosto che assurgere agli oneri della cronaca per scontri non voluti e certamente non utili ai lavoratori che non rappresentano sicuramente un problema di ordine pubblico”.  

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Aggiornamento delle 18.00 – “L’aggressione avvenuta a Roma ai danni degli operai delle acciaierie di Terni e dei loro rappresentanti sindacali da parte della polizia è un atto di estrema gravità – si legge in una nota di Prc Terni – La protesta dei lavoratori, giunti nella capitale per portare la loro voce in un giorno cruciale per il futuro di AST e intenzionati a non rimanere spettatori passivi delle trattative con Thyssen-Krupp, è stata fatta vittima di una violenza unilaterale ed arbitraria, cieca di fronte alla drammaticità della questione sociale nel nostro Paese e sorda rispetto ad ogni forma di confronto con chi sta pagando sulla propria pelle il prezzo della crisi.

Ancora una volta, la sola risposta alla crisi che viene dalle istituzioni è la repressione; ancora una volta, alla difesa del diritto dei lavoratori a difendersi da chi li sta privando del proprio futuro, si sostituisce la pratica dell’esclusione violenta dalle decisioni. Ancora una volta, alle promesse di Renzi si sostituiscono i manganelli di Alfano.
Il presidente del consiglio Matteo Renzi, proprio domenica scorsa, aveva assunto l’impegno di fronte ai lavoratori di AST a prendere in mano la situazione, dopo mesi di trattative che hanno visto il Governo soccombere di fronte ai diktat della Thyssen-Krupp; i fatti finora dimostrano che alla subalternità verso i poteri forti si aggiunge la brutalità dell’uso della forza pubblica verso una mobilitazione, quella dei lavoratori di AST, dove la difesa del lavoro si unisce alla denuncia dell’assenza di politiche industriali all’altezza della situazione.
Nell’esprimere solidarietà ai lavoratori colpiti da quest’ennesima aggressione, chiediamo come PRC dell’Umbria di fare immediata chiarezza sulle dinamiche e di individuare i responsabili dell’uso violento delle forze dell’ordine”.

Aggiornamento delle 17.20 – “Quello che sta vivendo la comunità di Terni è un momento drammatico – afferma l’onorevole Walter Verini del Pd – In gioco ci sono migliaia di posti di lavoro, il futuro di migliaia di famiglie, di una città e di una regione. Quanto successo stamattina a Roma, con le cariche della polizia, andava assolutamente evitato. La tensione è già altissima, nessuno può e deve alimentarla con nessuna forma di incomprensibile violenza. Il Governo è impegnato a trovare una soluzione e a costringere Thyssen a ritirare un piano inaccettabile e a dare un futuro ad un sito siderurgico di grande valore strategico, per l’intero Paese. Questo è lo sforzo che tutti devono fare. Abbassare la tensione deve essere interesse di tutti”.    

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Aggiornamento delle 17.00 – “Non si faccia carne da macello, giù le mani dai lavoratori”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Maria Antonietta Vicaro, e il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici con delega alla Siderurgia, Daniele Francescangeli, commentando i fatti accaduti durante il presidio dei lavoratori dell’Ast nei pressi dell’Ambasciata tedesca a Roma, e spiegando che “da parte nostra c’è la massima solidarietà a tutti i manifestanti feriti negli scontri mentre tutelavano il loro sacrosanto diritto al lavoro”.

“Il governo – concludono –  si impegni a ricomporre un tavolo che deve essere in grado di dare risposte concrete ai lavoratori, altrimenti le ricadute sociali potrebbero essere gravissime. All’incontro che si è appena concluso al Mise ci è stata confermata la disponibilità dell’azienda allo sblocco degli stipendi in arretrato: si tratta di un primo importante passo, ma adesso si deve andare avanti per assicurare ai dipendenti un futuro e delle garanzie, cosa che passa imprescindibilmente da un dialogo serio e fattivo sul piano industriale di ThyssenKrupp per le Acciaierie ternane”.

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Aggiornamento delle 15,56- “Preoccupano molto gli incidenti avvenuti questa mattina a Roma, nel corso dei quali sono rimasti feriti alcuni lavoratori e rappresentanti delle organizzazioni sindacali”, afferma la presidente della regione Umbria, Catiuscia Marini.
“Come rappresentanti delle istituzioni abbiamo il dovere di interpretare il disagio sociale di quanti rischiano la perdita del posto di lavoro ed evitare dunque che le questioni del lavoro si trasformino in questioni di ordine pubblico. Voglio esprimere la mia vicinanza ai lavoratori ed ai sindacalisti feriti, conclude la presidente, che peraltro conosco bene e conosco con quanto impegno, attenzione e passione seguono la delicata vertenza dell’Ast ai diversi tavoli, da quello regionale a quello nazionale”.
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Aggiornamento delle 15,50- Arriva la prima richiesta di interrogazione parlamentare sugli incidenti di Roma.  “Dopo quanto avvenuto a Torino pochi giorni fa alla manifestazione della Fiom anche oggi la Polizia ha avuto una reazione eccessiva caricando i lavoratori delle Acciaierie di Terni che pacificamente manifestavano davanti all’Ambasciata tedesca a Roma.

Le centinaia di lavoratori arrivati a Roma da Terni rischiano di vedere le loro ragioni oscurate da una inadeguata gestione della piazza da parte delle forze dell’ordine.
Alfano renda conto di questo nuovo corso delle nostre forze dell’ordine che picchiano i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali mentre lottano per difendere il loro posto di lavoro. Queste le conseguenze dell’attacco al sindacato lanciato da Matteo Renzi? Sel presenterà oggi stesso un’interrogazione urgente al ministro Alfano per chiedere conto della incredibile gestione della piazza da parte dei rappresentanti delle forze dell’ordine. Visto che non è la prima volta che succede forse è il caso che il Ministro dell’Interno si dimetta.”

Lo affermano il responsabile nazionale lavoro di Sel on. Giorgio Airaudo e il deputato di Sel on. Ciccio Ferrara dalla manifestazione degli operai di Terni in corso a Roma.

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Aggiornamento delle 14:15 – E’ di questi minuti la notizia che le segreterie nazionali e provinciali dei sindacati presenti in strada con i manifestanti dell AST davanti al MiSE, sarebbero stati fatti entrare, per un presumibile incontro con il Ministro Guidi.

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Aggiornamento delle 13:56 – E’ Maurizio Landini ad aggiornare i manifestanti sotto al MiSE: “Gli operai feriti, negli scontri con le forze dell’ordine sono tre e sono stati ricoverati all’ospedale”. Ed è sembre il segretario della FIOM a sottolineare che l’intervento della Polizia e dei Carabinieri sarebbe stato eccessivo: “Non siamo delinquenti, non si mena chi è in piazza a difendere i lavoratori. “Appena siamo partiti in corteo siamo stati caricati senza alcuna motivazione. Anch’io ho preso le botte dai poliziotti. Alcuni dei nostri sono finiti in ospedale, non finisce qui”, mentre afferma di non volersi muovere finche i sindacati non saranno ricevuti dal Governo. Intanto arriva la solidarietà del segretario CGIL Susanna Camusso ai manifestanti della AST e Luigi Angeletti UIL commenta: “Oggi è successo un fatto grave e inaccettabile: i lavoratori della Ast di Terni che hanno manifestato davanti al consolato tedesco, in Piazza Indipendenza, sono stati, improvvisamente e senza motivo, caricati dalla polizia. Le forze dell’ordine non devono alimentare il disordine. Il Governo deve intervenire e risponderne, perché episodi del genere non possono passare sotto silenzio”.

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Sono quasi in mille i lavoratori della Acciai Speciali Terni sotto alle finestre del MiSE, per dare forza alla contrattazione che è in corso in questi minuti tra Governo e Thyssen Krupp e che determinerà un altro passo nella decisione delle sorti del sito industriale umbro, dopo gli ultimi sviluppi nella contratazione, tra incontri riservati tra l’AD Morselli e il Prefetto di Terni Bellesini e le riunioni delle segreterie sindacali nazionali e locali

10 pulman sono partiti stamattina da Terni, organizzati dai sindacati locali, ma molti altri lavoratori hanno raggiunto la manifestazione con mezzi propri, per far sentire la propria voce, prima sotto all’Ambasciata della Germania (Guarda il video) e poi sotto al Ministero dello Sviluppo Economico in Via Veneto.

Presenti all’importante appuntamento anche i tre esponenti nazionali dei maggiori sindacati coinvolti nella Trattativa. Maurizio Landini, segretario FIOM, tra gli altri, si è soffermato a parlare con gli operai di Terni.

Gli scontri – E’ proprio di fronte al Ministero che si è alzata la tensione e le forze dell’ordine sono intervenute cercando di allontanare il corteo. Nello scontro un manifestante è rimasto ferito. Al momento i lavoratori vengono tenuti a distanza dal MiSE, da un’intervento congiunto di Polizia di Stato e Carabinieri.


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