Si occupava di vendere gli spazi pubblicitari di un sito online locale, ma avrebbe omesso di corrispondere alla titolare le cifre incassate dagli inserzionisti. Così, con l’accusa di appropriazione indebita, è finito alla sbarra L.R., spoletino. A riferire oggi i fatti di fronte al giudice Francesco Salerno e al pubblico ministero Fernanda Cherubini è stata la stessa titolare, che nel 2007 denunciò il suo ex collaboratore. Secondo quest’ultima i loro accordi prevedevano una provvigione del 40%, mentre il restante 60% avrebbe dovuto essere girato sul conto dell’editore. Cosa che, stando alle dichiarazioni rese dalla donna, non avvenne.
I suoi sospetti cominciarono quando si accorse di alcune inserzioni che stazionavano per lungo tempo sul sito ma che non risultavano pagate dai committenti. A questi ultimi chiese spiegazioni, scoprendo però che tutte le somme sarebbero state regolarmente versate all’imputato.
Esattamente quello che ha dichiarato oggi in aula uno degli inserzionisti, che ha confermato di aver corrisposto il prezzo pattuito sempre nelle mani di L.R..
Ritenuto di aver bisogno di ulteriori elementi – anche perché, a quanto emerso in aula, gli assegni di alcuni inserzionisti non sarebbero stati intestati all’imputato – il giudice ha aggiornato l’udienza al prossimo 28 gennaio, quando verranno escussi altri due inserzionisti.
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