“Siamo contenti che finalmente si sia deciso di chiudere definitivamente al traffico il centro storico, ma questa azione dovrà essere accompagnata da altre politiche sinergiche: è una scommessa sul futuro della città, ma vale la pena farla”. Così il circolo di Spoleto di Legambiente accoglie positivamente la notizia apparsa sui mezzi d’informazione sulla volontà di chiudere il centro storico della città, ma avverte che questo deve essere la prima di una serie di azioni da intraprendere per evitarne lo spopolamento e avviarne la rivitalizzazione.
“Siamo convinti che il rilancio del centro storico rappresenta una prospettiva di sviluppo per la nostra città, prospettiva che forse può essere fatta con soggetti, anche economici, diversi, per un “nuovo centro storico”. Sta qui la scommessa della Amministrazione. Purtroppo molti errori sono stati fatti che hanno portato alla situazione attuale:
• aver dato la possibilità di costruire così diffusamente ex novo, non incentivando in alcun modo il recupero edilizio;
• avere permesso il proliferare dei centri commerciali è stato sicuramente dannoso per la piccola distribuzione;
• la mancanza di azioni sul caro casa, di una vera e propria politica abitativa.
Ora che si è presa la decisione che il centro storico deve essere chiuso al traffico dei non residenti, e che l’apertura deve essere l’eccezione e non la norma (fatto salvo l’approvvigionamento delle merci agli esercizi commerciali con orari concordati tra le parti), stimoliamo il Sindaco a confrontarsi sui seguenti temi, adottando una vera politica partecipata alle scelte della vita cittadina:
• estendere gli orari di chiusura del centro storio;
• adozione di un nuovo Piano della Mobilità, tenendo conto dei nuovi parcheggi, implementando il collegamento centro – periferia;
• rinnoviamo il suggerimento già fatto anni fa, di definire un “Piano di indirizzo e regolazione degli orari” che possa regolare ed armonizzare i tempi della città, gli orari di apertura dei servizi pubblici e privati, dei pubblici esercizi, degli esercizi commerciali e turistici, delle scuole, delle attività culturali e di spettacolo;
• adozione di azioni di potenziamento e razionalizzazione del trasporto pubblico, va verificata la possibilità di intervenire sul numero delle corse, sul prezzo, anche tramite forme di abbonamento, ma soprattutto, va messo tutto a sistema.
Ma la vera sfida è quella di individuare una politica per la rivitalizzazione del centro storico, mirata a favorire il ritorno dei residenti e l’insediamento di attività commerciali ed artigianali di qualità. Il percorso potrebbe essere analogo ad un Forum di Agenda 21 locale, con una ampia partecipazione dei soggetti interessati, deve essere un vero e proprio laboratorio di proposte, di idee.
Come associazione faremo comunque la nostra parte, e rendiamo disponibili per trovare insieme una soluzione.
Con l’occasione, rinnoviamo la richiesta più volte espressa di rivedere il Piano Regolatore Generale parte strutturale in diminuzione, limitando il più possibile il nuovo costruito, anche questo sarebbe un segnale importante anche per la rivitalizzazione del centro storico.”