I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Assisi in poco più di dieci giorni hanno estrapolato e visionato le immagini degli impianti di video sorveglianza e quando hanno avuto sufficienti prove hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del presunto autore di due rapine ed un furto consumati a Santa Maria degli Angeli ai danni di un privato cittadino e di alcune strutture ricettive della zona.
Le indagini sono state condotte nel massimo riserbo dai militari dell’Aliquota Radiomobile i quali da subito hanno accentrato i propri sospetti nei confronti di un pregiudicato campano con alle spalle un nutritissimo curriculum giudiziario per reati contro la persona ed il patrimonio. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti il malvivente avrebbe prima perpetrato un furto di alcuni attrezzi agricoli custoditi presso uno dei principali alberghi di Santa Maria degli Angeli per poi rapinare del suo portafoglio l’autista di un autobus. Non contento l’uomo, parzialmente travisato e armato di pistola avrebbe commesso una seconda rapina in danno di un altro albergo costringendo il portiere, sotto la costante minaccia dell’arma, a consegnargli circa 1.000 euro in contanti.
I tratti somatici del malvivente accuratamente descritti dai pochi e impauriti testimoni oculari, l’inconfondibile accento dell’uomo e il copricapo a mò di zuccotto da questi utilizzato nel tentativo di rendersi irriconoscibile hanno permesso ai militari di focalizzare l’attenzione su un soggetto noto alle Forze dell’ordine. Tramite le individuazioni fotografie e l’escussione di chi era presente ai fatti i Carabinieri hanno raccolti gravi indizi di colpevolezza sufficienti alla magistratura perugina ad emettere nei confronti del presunto colpevole una ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di furto aggravato e continuato e rapina aggravata.
L’uomo, già affidato in prova ai servizi sociali per precedenti vicende giudiziarie che lo avevano visto coinvolto in passato, è stato prelevato dai Carabinieri presso la propria abitazione e condotto in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia.