Perugia, un centro commerciale naturale per l'acropoli - Tuttoggi.info

Perugia, un centro commerciale naturale per l’acropoli

Alessia Chiriatti

Perugia, un centro commerciale naturale per l’acropoli

Con le imprese per un bando regionale / Un marchio e una promozione comune per ridare “spinta” al centro storico
Mar, 20/05/2014 - 12:42

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Nell’ultimo anno per Corso Vannucci, il cuore del centro storico di Perugia, sono transitate circa 5 milioni di persone. Se spendessero anche solo un euro ciascuna, sarebbero 5 milioni di euro di fatturato. E invece il centro storico di Perugia, dove operano oltre 600 attività commerciali, deve fare i conti, ormai da anni, con una forte crisi. Perché quei 5 milioni di visitatori, pur essendo tanti, sono comunque molti di meno rispetto ad un po’ di anni fa. E perché spendono poco, dovendo già pagare parcheggi costosi, o essendo una tipologia di utenza – esempio i giovani – con scarso potere di acquisto. La progressiva e costante diminuzione di frequentazione dell’acropoli ha molte ragioni: le scelte in materia di accesso e ZTL, il caro parcheggi, il decentramento degli uffici, il progressivo spopolamento di residenti

Il progetto – E’ in questo contesto problematico che vuole incidere, segnando una inversione di tendenza netta e duratura, il bando regionale, di imminente pubblicazione, che prevede circa due milioni di euro per la realizzazione di centri commerciali naturali nei centri storici di Perugia e Terni (le risorse saranno equamente divise tra i due capoluoghi). Parte delle risorse disponibili del bando sarà destinata ad investimenti di tipo innovativo messi in campo dalle imprese commerciali, mentre un’altra parte andrà a finanziare progetti e azioni d’insieme del centro commerciale naturale, sempre attinenti all’innovazione e al concetto di “smart city”.

Dopo la firma del protocollo di intesa tra Regione Umbria, Comune di Perugia e Terni, Confcommercio Umbria, Confesercenti Umbria e Legacoop Umbria, propedeutico alla realizzazione del bando, le associazioni di categoria hanno avviato a Perugia, con un incontro presso il Centro Galeazzo Alessi, una prima fase di divulgazione e soprattutto di ascolto di questa importante opportunità destinata alle imprese, così da andare alla scrittura del bando anche sulla base delle loro istanze. Analoga iniziativa è in programma a Terni.

A spiegare le finalità del bando, sono stati, con il coordinamento di Federico Fiorucci, direttore di Confcommercio Umbria, l’assessore regionale al Commercio Fabio Paparelli, per il Comune di Perugia Carmen Leombruni, dirigente Sezione Operativa Centro Storico, il presidente della Consulta per il Centro Storico Giuseppe Capaccioni,   Fabio Settequattrini, referente dell’Area Incentivi della Confcommercio della provincia di Perugia.

L’assessore Paparelli ha sottolineato come con questo bando si intenda riequilibrare il rapporto di forze tra grande distribuzione organizzata, che ha avuto un enorme sviluppo negli ultimi anni, tanto da attestare l’Umbria allo stesso livello delle regioni del Nord Est, e il commercio tradizionale, facendo di Perugia e Terni due “modelli” esportabili anche in altri centri storici umbri. ”Vogliamo fare del centro storico – ha detto Paparelli – un centro commerciale naturale caratterizzato da una forte componente di innovazione, secondo la logica delle città smart, che sappia comunicare una immagine unitaria, identificato da un marchio e da una promozione comune, in cui le attività commerciali, ma anche artigiane e di servizi, costituiscano una rete stabile e duratura, che riconquisti una immagine di luogo sicuro e accogliente”.

“Questo bando è una grande opportunità – ha aggiunto Giuseppe Capaccioni, presidente della Consulta del Centro Storico – per cominciare un lavoro stabile e duraturo di rilancio del centro storico di Perugia, un’area che ha bisogno di arricchirsi di un alto contenuto tecnologico, che la caratterizzi anche in termini di comunicazione della propria immagine e ne rappresenti un plus”. Capaccioni ha lanciato alcune ipotesi di intervento che il bando potrà rendere possibile: wifi libero, interno ed esterno ai negozi, che si potrebbe legare anche ad un sistema di filodiffusione; vetrine “dialoganti” con i clienti;   sistema di comunicazione integrata, affidato essenzialmente ad internet e ai social; sistemi di video sorveglianza di via; messa disposizione degli open data sul marketing territoriale per chiunque intenda investire nel centro storico; implementazione degli eventi, come momento “forte” che arricchisca l’attrattività; una seria riflessione sul car sharing, come possibile risposta al problema dell’accesso.

Carmen Leombruni, dirigente Sezione Operativa Centro Storico del Comune di Perugia, ha ricordato come questo bando si inserisca in un percorso già avviato grazie alle sinergie attivate tra l’amministrazione, la Consulta, le associazioni e le imprese nell’ambito del Quadro Strategico di Valorizzazione, previsto dalla legge regionale sui centri storici.

Da Federico Fiorucci e Fabio Settequattrini, di Confcommercio, è venuta la   sollecitazione alle imprese ad aderire con convinzione ad una cultura di rete, che si potrà coinvolgere non solo le attività commerciali ma anche artigiane e dei servizi, consentendo così la possibilità di accedere ad altre risorse, oltre a quelle del bvando attuale, e a “togliere dal cassetto” le idee progetti, per dare loro gambe e concretezza.   L’incontro si è concluso con gli interventi di alcuni degli imprenditori presenti, che hanno sollevato le problematiche a cui sono più sensibili: tra queste il caro parcheggi, l’insufficiente dotazione di bagni pubblici, la sicurezza.

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