In corpo aveva 70 grammi di droga. Per questo venerdì gli agenti della Mobile di Perugia della sezione Antidroga hanno arrestato in flargranza un “ovulatore” di origine nigeriana fermato alla stazione di Fontivegge e riusltato evaso da domiciliari a Padova e già destinatario di un altro provvediemnto restrittivo. L'uomo del 1981 è stato quindi messo in carcere per tre reati diversi in un solo arresto.
I fatti. Nello specifico, nel pomeriggio di venerdì scorso, gli agenti della “narcotici” presidiano e monitorano la zona della Stazione Ferroviaria “Fontivegge” e l’attigua Piazza del Bacio. Da un treno proveniente da Firenze, scende un cittadino extracomunitario nigeriano dal fare molto sospetto: cammina in maniera strana, è evidentemente debilitato, ha un’eccessiva ed ingiustificata sudorazione, e manifesta una certa difficoltà sia a stare dritto che a sedersi. L’uomo, che si guarda attorno in maniera sospetta e con agitazione allo stesso tempo, entra in un vicino esercizio commerciale e lì viene identificato per Calistus Kingsley Chinedu, nigeriano nato nel 1981, irregolare sul territorio nazionale e domiciliato a Padova in regime di “detenzione domiciliare” (quale misura alternativa alla pena della reclusione in carcere per la violazione della legge sugli stupefacenti): lo stesso, inspiegabilmente, è evaso dal luogo di esecuzione, probabilmente perchè oltre alla condanna detentiva domiciliare che stava scontando ed alla quale ha deciso di “sottrarsi”, risulta essere destinatario altresì di un provvedimento di cattura per l’esecuzione di una misura restrittiva in carcere emessa, dall’Ufficio di Sorveglianza di Padova, in ragione di un precedente episodio di “evasione”.
La droga. Ma non è tutto una chiara “sintomatologia”, aggiunta ad una più accentuata manifestazione di nervosismo, hanno indotto gli operatori a ritenere opportuno eseguire ulteriori accertamenti sanitari, i quali hanno dato esito positivo. Da specifici esami radiografici presso l’Ospedale “Santa Maria della Misericordia”, è emerso che il nigeriano aveva “ingerito” dei corpi estranei, poi “recuperati” ed identificati per 6(sei) ovuli in plastica contenenti circa 70 grammi tra “eroina” e “cocaina”, certamente destinati a referenti locali pronti a “spacciarla” sulla piazza perugina. Da segnalare l’estrema professionalità degli agenti i quali, impegnati nella meticolosa e paziente attività di “vigilanza” del fermato durante i 3 giorni di ricovero ospedaliero, che sono stati necessari per l’”evacuazione” degli ovuli di droga, non si sono fatti distrarre neanche nelle ore notturne: nell’ultima notte di degenza, infatti, il nigeriano, con estrema abilità, aveva disperatamente tentato, nell’illusione di eludere gli agenti, di espellere gli ovuli nel letto di ospedale e di occultarli con destrezza nelle tasche della propria giacca, ma tale tentativo non è andato a buon fine e tutta la sostanza è stata recuperata.