Jacopo Brugalossi
Sarà domani il giorno della verità. Quello in cui si conoscerà l’esatta entità del buco di bilancio del Comune di Spoleto. La riunione odierna della prima commissione permanente si è infatti conclusa, intorno alle 18.45, con l’impegno da parte del segretario generale Mario Ruggieri e del dirigente ad interim delle risorse finanziarie Vincenzo Russo di consegnare tutta la documentazione entro le 16 di domani, quando si riunirà anche la giunta. L’opposizione, che già da tempo aveva avanzato richiesta di visione, potrà così entrare finalmente in possesso delle carte.
Riunione “accesa” – Timidi segnali di disgelo rispetto al clima rovente che aveva caratterizzato buona parte della riunione, con i due referenti dell’amministrazione che avevano avuto il loro bel daffare per “parare” le bordate dei vari Cappelletti, Cardarelli, Loretoni, Profili e Grifoni, letteralmente inviperiti per l’ennesimo “niet” alla richiesta di poter visionare gli atti. Richiesta che i consiglieri di opposizione stanno reiterando praticamente dal 17 giugno scorso, giorno delle ammissioni sulle irregolarità nei conti da parte dell’ex dg Angelo Cerquiglini, e che in un primo momento il sindaco aveva promesso di dare entro venti giorni (ne sono passati una settantina).
Ripristinare legalità – Ed infatti c’è ancora qualcuno che dubita che domani possa essere il giorno buono. In primis il presidente della commissione Antonio Cappelletti (Rinnovamento), che ha risposto a chi chiedeva lumi sull’opportunità di convocare la commissione il giorno prima della giunta proprio con l’impossibilità di conoscere le reali intenzioni dell’amministrazione. “Questo riaccertamento doveva essere fato entro giugno – ha tuonato – e invece ad oggi non sappiamo ancora nulla. Il nostro dovere è in primo luogo quello di ripristinare la legalità, anche al di là delle cifre del buco”.
Spettro dissesto finanziario – Sulle quali, ormai, sembrerebbe esserci poco da discutere. In ballo ci sarebbero 10 milioni di euro, più di un quarto dell’intero bilancio dell’ente (circa 37 mln). Una fetta troppo grande, secondo alcuni consiglieri, per evitare al Comune il dissesto finanziario con un piano di rientro pluriennale. Si è spinto addirittura oltre Grifoni (Terzo Polo), che ha chiesto lumi sulla validità o meno del rendiconto 2012, quello su cui si stanno concentrando i riaccertamenti. Qualora questi ultimi imponessero rettifiche e modificazioni, non ci sarebbero a suo modo di vedere i tempi tecnici per metterle in atto. “Di questo – ha dichiarato – chiederò conto direttamente al Prefetto”. Sulla stessa lunghezza d’onda Fabrizio Cardarelli (Rinnovamento), secondo il quale quello del 2012 sarebbe uno “pseudobilancio da stracciare e rifare daccapo, per colpa di una generazione politica che deve andare a casa”.
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