Scs, Consob richiama Cda a comportamenti di prestigio. Antonini mostra pugno duro anche davanti agli ispettori - Tuttoggi.info

Scs, Consob richiama Cda a comportamenti di prestigio. Antonini mostra pugno duro anche davanti agli ispettori

Redazione

Scs, Consob richiama Cda a comportamenti di prestigio. Antonini mostra pugno duro anche davanti agli ispettori

Mer, 07/12/2011 - 21:19

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E’ stata un’altra giornata cruciale per i destini della Spoleto Credito e Servizi quella andata in scena stavolta non nei locali di piazza Pianciani, ormai più simili ad una trincea, bensì in quelli dell’autorevole Consob. L’Autorithy che tutela gli investitori e l’efficienza del mercato mobiliare ha riunito questo pomeriggio il board della Cooperativa che controlla la Popolare Spoleto per avere ulteriori chiarimenti circa la spinosa vicenda che vede contrapposta la maggioranza del Consiglio che si riconosce nel presidente Fausto Protasi e la minoranza che sostiene Giovannino Antonini, ex n. 1 di Bps defenestrato da Bankit e da qualche giorno ex presidente anche della holding.
Un atto dovuto quello dell’istituto presieduto da Giuseppe Vegas che lo scorso 1 dicembre aveva ricevuto una dettagliata relazione del board condivisa anche dal Collegio dei revisori dei conti. Sulla giornata capitolina vige il massimo riserbo e non è facile districarsi nelle voci che si stanno rincorrendo da questo pomeriggio.
I revisori – in mattinata gli ispettori Consob avevano ascoltato i Revisori, con ogni probabilità per chiarire alcuni atti che devono esser sembrati poco coerenti fra di loro. Come si ricorderà la maggioranza del Collegio (Cerbella e Mallardo), pur contro il parere del suo presidente (Rossi), lo scorso 7 novembre aveva richiesto la convocazione dell’assemblea dei soci ai sensi dell’art. 2406 del codice civile avendo ravvisato “fatti censurabili di rilevante gravità e urgente necessità di provvedere”. In pratica come a dire che l’istituto fosse ‘ingovernabile’. Per questo Antonini, pare senza informare il Cda, ha fissato l’assemblea per il prossimo 17 dicembre. La condivisione però della nota dello scorso 1 dicembre alla Consob sembra in qualche modo dimostrare che la maggioranza c’è e che quindi l’istituto è ‘governato’.
Il Cda – alle 15 in punto i magnifici 7 (Protasi, Solfaroli, Antonini, Bellingacci, Cucchetto, Raggi e Zuccari) hanno fatto il loro ingresso nella sala delle audizioni di via Martini. Gli ispettori, a quanto trapela, hanno richiamato il board a tenere comportamenti di prestigio, degni di una società che vanta ben 18mila soci e controlla una Spa quotata in Borsa (Bps). L’incontro si sarebbe tenuto in un clima abbastanza tranquillo anche se i fedelissimi antoniniani giurano che l’ex dominus ha fatto sentire anche in questa circostanza il pugno duro attaccando gli ‘avversari’ che lo hanno sfiduciato a seguito della ormai nota Relazione della Vigilanza. Come qualche momento di tensione c’è stato quando sono stati mostrati un paio di articoli, pubblicati fra ieri e oggi su altrettanti quotidiani locali, che avevano anticipato la notizia della convocazione della Consob la quale, è arcinoto, non apprezza per niente la ‘pubblicità’. Le due fronde hanno negato di aver avuto contatti con la stampa, anche se è sembrato abbastanza chiaro da quale parte fosse partita la ‘soffiata’ visto che i due giornali guardano con occhio sempre benevolo alla parte di Antonini & Co.. Di più non è dato sapere. Da oggi comincia dunque il conto alla rovescia in vista della assemblea del 17 prossimo. Due le scadenze in agenda.
Venerdì 9 – per dopodomani è fissato un board ordinario nel quale verranno deliberati i nuovi soci della Cooperativa e probabilmente si discuterà delle tematiche relative alla adunanza della prossima settimana. Il Consiglio si terrà probabilmente nella Sala riunioni visto che, almeno fino a ieri sera, Antonini non era disposto a liberare l'ufficio di presidenza.

Martedì 13 – ma gli occhi di tutti gli interessati sono puntati sul Tribunale di Spoleto che fra 6 giorni deciderà nel merito del ricorso presentato da Bellingacci e Zucccari avverso la mozione di sfiducia dello scorso 28 novembre.
© Riproduzione riservata

Car. Cer.

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