«Le aziende agricole e zootecniche dei territori montani della Valnerina stanno vivendo un periodo di grave difficoltà, dovuto alla contrazione dei raccolti e alla generale situazione di crisi: è necessario tutelare e valorizzare queste realtà strategiche per l’economia di un’area già fortemente penalizzata per la sua marginalità».
È quanto afferma il consigliere regionale del Partito democratico Luca Barberini, in un’interrogazione a risposta scritta presentata all’Esecutivo di Palazzo Donini.
«Nel corso del 2011 – spiega Barberini – il territorio della Valnerina è stato interessato da una scarsità di precipitazioni che ha ridotto di circa il 50 per cento, rispetto ai raccolti medi annui, la produzione delle colture foraggere. Tale situazione sta causando notevoli problemi finanziari e di approvvigionamento alle numerose aziende agricole della zona, in particolare alle 90 imprese zootecniche presenti, nelle quali lavorano oltre 250 addetti, tanto che ne risente l’intera economia locale per cui le attività di allevamento e di trasformazione dei prodotti agro-alimentari rappresentano una risorsa fondamentale. Il tessuto produttivo delle zone montane della Valnerina, già penalizzato dalla scarsità dei collegamenti e dal difficile acceso ai servizi, rischia così di essere ulteriormente indebolito. È dunque necessario – continua il consigliere del Pd – programmare interventi urgenti di salvaguardia e potenziamento delle aziende presenti, considerando anche che il settore agricolo e zootecnico, come ribadito nel Documento annuale di programmazione della Regione Umbria (2011-2013), rappresenta uno degli elementi essenziali della filiera turismo-ambiente-cultura, a cui vanno riconosciute funzioni di tutela e cura del territorio, di caratterizzazione del paesaggio e di produzione di prodotti di qualità, che concorrono in maniera significativa all’attrattività dell’Umbria».
Barberini, nell’interrogazione presentata, chiede pertanto alla Giunta regionale di sapere «se e quali iniziative di intende mettere in atto per sostenere le imprese agricole della Valnerina e, in particolare, per fronteggiare la situazione di crisi dovuta alla contrazione della produzioni destinate alla zootecnia».