“L'unica cosa che posso garantire è che la legge sugli infortuni sul lavoro verrà varata prima della fine di questa legislatura”. Così il ministro del welfare Paolo Ferrero, in Umbria per avviare la campagna elettorale della Sinistra Arcobaleno e per manifestare solidarietà ai lavoratori della Industrie Minerva, l'azienda di Santo Chiodo dichiarata fallita dal tribunale di Spoleto. Accompagnato dall'assessore regionale Damiano Stufara, che poi lo ha seguito a Perugia dove si sta tenendo la presentazione del suo libro sull'immigrazione insieme all'arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Fontana, Ferrero si è recato in visita al presidio dei lavoratori della Minerva.
Ad accoglierlo il responsabile della Fiom Francesco Giannini, in rappresentanza anche degli altri sindacati di categoria, che ha fatto il punto sulla situazione, raccontando brevemente al ministro lo stato dei fatti. E non mancando di puntare il dito contro i politici locali ed il sindaco Brunini (“non ci sta aiutando per niente”), come poi hanno fatto anche alcuni lavoratori. Certo, a discolpa del primo cittadino Giannini ha ricordato come questi sia partito alla volta della Cambogia per un viaggio istituzionale.
L'unica novità emersa durante l'incontro all'esterno della fabbrica – al quale erano presenti i rappresentanti locali della Sinistra Arcobaleno, ma anche il sindaco di Campello Paolo Pacifici e l'assessore regionale Stufara – è l'invio di una perizia fatta da un'azienda esterna al curatore fallimentare ed al tribunale di Spoleto sulla sicurezza all'interno della Industrie Minerva. Dove si mostrerebbe che alcuni capannoni sarebbero agibili e dove dunque potrebbero riprendere le lavorazioni. “Vogliamo comunque tutte le assicurazioni possibili sulla sicurezza prima di ricominciare a lavorare” ha spiegato Giannini.
Il ministro Ferrero, ricordando la piena autonomia della magistratura, ha spiegato però la necessità di fare in fretta per non perdere mercato. “Per il resto – ha aggiunto – non so bene cosa di possa fare in questa fase”. Ferrero ha poi incoraggiato gli operai della I.M. a proseguire con il loro presidio, per tenere alta l'attenzione sul problema.
Sara Fratepietro