Da.Bac.
Dopo le tappe di Perugia e Foligno anche a Città di Castello, nella sala della Giunta comunale, è stata presentata la convenzione “Mutui garantiti prima casa”, stipulata tra la Regione Umbria, la società finanziaria Gepafin e le banche aderenti.
A presiedere l’evento, mercoledì 10 luglio, c’erano l’assessore alle politiche abitative della Regione Umbria, Stefano Vinti, il direttore della Gepafin, Marco Tili, e il responsabile area Città di Castello/Umbertide della medesima società, Marco Piccioni. Attorno alla tavola rotonda erano presenti anche il vicesindaco tifernate, Michele Bettarelli, l’assessore ai servizi sociali del Comune di Città di Castello, Andreina Ciubini, e tutti gli operatori degli istituti bancari del territorio.
Dopo l’iniziale proiezione dello spot, l’assessore Stefano Vinti ha preso la parola per illustrare questo “strumento” per attivare garanzie sui mutui ipotecari per l’acquisto della prima casa: “Lo spot che abbiamo visto serve per informare i nostri corregionali di questa “opportunità” che viene offerta per acquistare la prima casa. Il meccanismo è semplice: la giunta regionale ha provveduto a definire una convenzione con Gepafin, la quale ha definito a sua volta delle convenzioni con istituti di credito al servizio dei cittadini: questi ultimi sono Unicredit Spa, Banca di credito cooperativo di Spello e Bettona, Banca popolare di Ancona, Banca di Mantignana e di Perugia, Cassa di risparmio di Orvieto, Veneto Banca, Banca di Anghiari e Stia credito cooperativo, Crediumbria, Banca popolare Etica. Il fondo a disposizione di Gepafin è di 2 milioni di euro, ne sono già stati utilizzati 800'000, il 42 %, e nel 2013 sono state già avviate 54 pratiche per l’acquisto della prima casa con il mutuo in garanzia”. Dopo il beneplacito del direttore Tini, soddisfatto per l’andamento del progetto nonostante l’odierna situazione economica avversa, Marco Piccioni, responsabile Gepafin dell’area locale, entra invece nel tecnico: egli spiega che possono usufruire della convenzione famiglie, single e futuri nuclei familiari entro sei mesi dalla data di richiesta, i cui componenti, al momento della domanda, fanno parte di altri nuclei anagrafici. Il reddito non deve superare i 28’000 euro annui come valore Isee, oltre al fatto che il nucleo parentale non deve essere proprietario o comproprietario di altre case. La garanzia Gepafin, inoltre, non potrà superare l’81% della spesa ammissibile. Piccioni tende poi a precisare: “La garanzia non riguarda la costruzione, ma solo l’acquisto di un’abitazione. Così come la casa, nuova o vecchia, deve appartenere ad una determinata categoria catastale (gruppo A2). Inoltre lo spread massimo aggiuntivo ai tassi è del 3,3% per i finanziamenti da 1 a 10 anni, del 3,4% per quelli da 11 a 20 anni e del 3,5% per la durata superiore a 20 anni. Per i finanziamenti con Cap, cioè nel caso in cui l’istituto di credito abbia tra i prodotti del proprio portafoglio la concessione di finanziamenti con tetto massimo, lo spread massimo applicabile, in base alla durata dell’intervento, è rispettivamente del 4,1, 4,2 e 4,3 per cento”. L’intervento è cumulabile con altri tipi di finanziamento pubblico.
Vinti aggiunge: “Si può usufruire della garanzia Gepafin anche se si beneficia dei contributi a fondo perduto erogati dalla Regione tramite i bonus per single, giovani coppie e nuclei monoparentali (vedovi, divorziati etc. di massimo 25 anni) I prossimi provvedimenti regionali riguardano il sostegno a giovani coppie per l’affitto a canone concordato e a cittadini e famiglie sfrattati in maniera incolpevole”. Alla fine l’amministrazione comunale, poiché dai dati in possesso è risultato che l’Alta Valle del Tevere conosce ancora poco questa misura che permette di avere garanzie e tassi di interesse calmierati sui mutui ipotecari per l’acquisto della prima abitazione, ha confermato il proprio impegno nel diffondere una giusta informazione e divulgazione sulla convenzione. L’assessore Ciubini infatti conclude così: “Sono sempre di più i “nuovi poveri” che si recano in Comune per chiedere un aiuto per pagare l’affitto o le utenze, e che quindi non possono permettersi di acquistare da soli la loro prima abitazione”. La convenzione “Mutui garantiti prima casa” viene in aiuto di tutti loro.