(And. Fio.)
Erano tutti appesi alla scelta del Tar e invece non è arrivata. I riflettori sul palazzo del tribunale amministrativo erano accesi da giorni. Si aspettava una sentenza in grado di sbloccare la situazione di stallo sulle elezioni studentesche “congelate” dal ricorso presentato dall’Udu e da Alleanza universitaria.
Niente svolta. E invece il Tribunale amministrativo regionale non si è pronunciato sulla richiesta presentata dalle associazioni studentesche rinviando di fatto la prossima udienza al 19 giugno. Anche se voci dai corridoi dei meglio informati farebbero presagire che nemmeno in quella data potrebbe arrivare la svolta. Svolta che invece è auspicata da tutti, anche prima di quella data, perché l’appello delle associazioni è “ripartire da zero con regole trasparenti, con una nuova commissione elettorale e un chiaro regolamento elettorale coerente con i regolamenti in vigore è una delle vie che l'Università può scegliere per garantire la stabilità e il buon nome dell'Ateneo, nonché l'unica condizione in grado di rimettere tutti sullo stesso punto di partenza accantonando le vie legali ed evitando altri scenari”, questa l’opinione di Udu e Liberamente.
Elezioni ancora sospese. Con una decisione di questa mattina, il Presidente del Tar Cesare Lamberti ha rinviato la prossima udienza al 19 giugno e quindi prorogato anche i due decreti che sospendevano le elezioni universitarie.
I ricorsi. Le due liste escluse avevano fatto ricorso al Tar dopo essere state escluse per vizi di forma dalle elezioni universitarie. Francesco Calabresi, il legale di Alleanza universitaria aveva chiesto di decidere sul momento. Michele Bonetti, avvocato dell'Udu, e Maria Assunta Mercati, dell'Avvocatura di Stato avevano chiesto invece un rinvio.
L’appello al buonsenso. Tiziano Scricciolo, coordinatore dell'Udu ha dichiarato: “Noi continuiamo a ribadire quello che diciamo da un mese e mezzo: l'unica soluzione è politica. Lo ha ribadito il Tar con la sua decisione. Istituzioni e Università si mettano in autotutela e garantiscano un percorso di elezioni partecipato, limpido, cristallino e che riparta dal regolamento d'Ateneo. La cosa più responsabile è trovare questa soluzione con il Rettore e le altre associazioni prima del 19. Sennò dovremo aspettare una soluzione giuridica che non converrebbe a nessuno”.