Non si fa attendere la risposta, stizzita, di Paolo Mascelloni all’assessore alla cultura di Spoleto Giorgio Flamini intervenuto ieri sulla possibile organizzazione di un Festival a luci rosse a Spoleto. “Ma chi ha parlato di porno? – dice al telefono da Cosenza Paolo Mascelloni – stiamo pensando ad un Festival dell’Eros e non vedo proprio cosa abbia in contrario l’assessore Flamini. A parte il fatto che vorrei capire quali ‘alti livelli’ abbia raggiunto la cultura a Spoleto sotto la sua guida, voglio evidenziare che concordo sul fatto che questa iniziativa rimanga privata. Ho parlato di coinvolgimento delle istituzioni per due motivi: innanzitutto per una forma di rispetto verso l’ente Comune, poi perchè auspicavamo l’autorizzazione ad utilizzare piazze e strade non per portare le attrici, ma per allestirvi spazi dove acquistare libri legati alla letteratura erotica, ceramiche, intimo. Insomma tutto ciò che ruota intorno all’erotismo e che, in alcuni casi come la letteratura e l’arte, vanta una tradizione secolare che ha visto impegnati centinaia di artisti entrati nella storia della cultura”. “Può star tranquillo l’assessore – continua Mascelloni – non gli chiederemo fondi o mezzi dell’amministrazione perchè non ne abbiamo bisogno. Basterebbe però fare un po’ di autocritica per i fondi pubblici fin qui concessi e non sempre utilizzati in modo appropriato. Con conseguenze devastanti per il buon nome della nostra città: basta guardare a chi non ha pagato gli artisti o i lavoratori impegnati in certi eventi culturali per rendersi conto di come è stato davvero danneggiato il nome di Spoleto. Comunque il mio mestiere si basa sui numeri e per questo Festival credo che arriveremo a registarre più di 150mila visitatori”. Di più non dice. Come se il progetto sia ancora di là da venire.Di certo a Mascelloni non va giù la ferma presa di posizione di Flamini. E un’altra battuta stizzosa proprio non se la sa risparmiare. “E poi non capisco – conclude – a Spoleto c’è Bacco con Vini nel Mondo, Tabacco grazie al monopolio dello Stato…a Venere ci penso io e Schicchi. E allora? Ha poi considerato Flamini che fra Bacco e Tabacco è Venere quella che fa meno male alla salute. Ma forse, forse, questo Flamini non lo sa”.
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