Avrebbe commesso 30 furti, dall’ottobre 2010 al novembre 2012, all’interno dell'ospedale di Perugia, la donna di 34 anni arrestata dagli agenti della divisione anticrimine. La donna sarebbe riuscita ad impossessarsi delle borse, dei portafogli e degli oggetti di valore lasciati temporaneamente incustoditi nelle corsie dai pazienti o dai loro familiari. Così A. A. perugina, del ’79, è stata tratta in arresto in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Perugia.
L’indagine è stata avviata dagli agenti in servizio presso il Posto Fisso presso il Santa Maria della Misericordia già nel novembre del 2010 quando si è registrato un sensibile incremento dei furti in corsia, fino a quel periodo sporadici, in danno di degenti e loro familiari.Dalle denunce presentate si è notata qualche analogia che ha subito indirizzato le indagini verso una donna, abitualmente presente nel racconto dei derubati .
Dall’incrocio delle descrizioni dei testimoni con quelle dei filmati della videosorveglianza che registrano gli accessi al nosocomio è stato possibile agli agenti identificare l’abile “ladra”, peraltro personalmente conosciuta dagli operanti per il suo “curriculum” di persona dedita abitualmente ai reati contro il patrimonio; in alcuni casi le vittime hanno anche immediatamente riconosciuto l’indagata dalle foto in possesso della polizia.
Gli indizi raccolti, il numero dei reati commessi e le circostanze aggravanti, che ascrivono gli episodi delittuosi al reato di furto pluriaggravato, hanno determinato il Pubblico Ministero a richiedere la misura della custodia cautelare in carcere che il G.I.P. , accogliendo integralmente la richiesta del P.M. , ha disposto e che gli agenti della Divisione Anticrimine hanno già eseguito conducendo l’arrestata nel carcere di Capanne.