Torneranno nelle loro case sette delle nove famiglie evacuate dopo il dissesto franoso, avvenuto ieri sera in località Colle San Giovanni.
Vertice al Cento ProCiv
E’ quanto emerso dalla riunione alla quale hanno preso parte il sindaco di Foligno, Nando Mismetti; l’assessore all'Urbanistica, Joseph Flagiello, geologi della Regione dell’Umbria e del Comune di Foligno. Un vertice svoltosi nel pomeriggio, al centro regionale di Protezione Civile, dopo il sopralluogo di stamani.
Sette famiglie tornano a casa
“Le sette famiglie potranno tornare nelle loro case – ha detto il sindaco di Foligno, Nando Mismetti – mentre la famiglia con la casa crollata sarà sistemata, per il momento, in albergo ma è già stata individuata un’abitazione alternativa. Un altro nucleo familiare, per precauzione, per tre o quattro giorni, considerate le previsioni meteo dei prossimi giorni, sarà sistemato in albergo”.
Dimensioni impressionanti
Mismetti ha sottolineato che la situazione “verrà monitorata costantemente” e che “appena effettuata una stima dell’intervento da attuare sottoporremo la questione alla Regione dell’Umbria e alla Protezione Civile per ottenere le risorse necessarie per l’opera di risanamento”. Nel dettaglio la frana di scivolamento è di circa 130 metri x 220 metri di dimensioni, rispettivamente in larghezza e lunghezza, all’interno di un’area di dissesto di circa 4 ettari. Al minimo si potrebbe stimare un volume di materiale in frana di circa 500.000 metri cubi. Per gli effetti della frana risultano coinvolte, con danni strutturali gravissimi, fino al crollo, un’abitazione, un annesso e un capannone. Inoltre la strada statale Flaminia risulta invasa in una corsia dal materiale del corpo di frana.
Piccoli avanzamenti
Il movimento franoso si è propagato nel pomeriggio di ieri – tra le 17 e le 18.,30 – producendo uno spostamento medio dei materiali coinvolti fino a circa 20 metri. Dalle 18.30 di ieri alle 13.30 di oggi il piede di frana è avanzato di poche decine di centimetri ed attualmente si registrano solo movimenti di lieve entità. Sono state intanto predisposte una serie di misure di monitoraggio e di cautela.
Interventi in cantiere
Successivamente alla situazione di emergenza dovranno essere progettate e realizzate apposite campagne geognostiche e specifici monitoraggi strumentali al fine di individuare la dinamica e le dimensioni del dissesto della frana nonché la ricostruzione del modello geologico-geotecnico al fine di poter programmare i necessari interventi.
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