(Jac. Bru.) – Ancora furti nel comprensorio di Spoleto. Ad essere colpita, nel weekend appena trascorso, è stata una rimessa di barche e natanti situata a Strettura. Un deposito molto conosciuto anche fuori regione – specialmente nel Lazio – dove i proprietari possono “parcheggiare” le loro imbarcazioni durante l’inverno. Stando alle ricostruzioni dei Carabinieri della Compagnia di Spoleto – agli ordini del Capitano Fabio Rufino -, che indagano sulla vicenda, alcuni ignoti si sono introdotti di notte nel deposito dopo aver tagliato la rete di recinzione e hanno asportato tre motori fuoribordo, caricandoli presumibilmente in un furgone e dandosi alla fuga subito dopo. Un “colpo” certamente ben riuscito, visto che il valore dei tre pezzi si aggira intorno ai 40mila euro.
Furti a ripetizione – Questo furto non rappresenta un caso isolato nella zona, come tiene a precisare il Comitato Cittadino “Valli della Somma”. Da tempo, infatti, le zone di Strettura, Molinaccio e Valle San Martino sono oggetto dell’attenzione dei ladri, che concentrano i propri sforzi soprattutto verso gli appartamenti isolati e abitati da persone anziane, dai quali, nella maggior parte dei casi, vengono asportati denaro e monili. Tra la popolazione si sta diffondendo una sorta di psicosi collettiva. Ecco perché il Comitato ha deciso di organizzare una riunione con tutti i residenti, ai quali sarà distribuito un vademecum sulle modalità di comportamento da seguire atte a prevenire questi episodi di piccola criminalità.
Ladri in azione a Santo Chiodo – Un tentato furto, sul quale indaga il commissariato di Polizia di Spoleto guidato dal Vicequestore Francesca Peppicelli, è stato perpetrato nella zona industriale di Santo Chiodo tre giorni fa. I malviventi hanno dapprima rubato un furgone ad una ditta di restauro e poi hanno cercato di introdursi in un deposito edile, ma le pattuglie che giravano in zona li hanno indotti a fuggire, a piedi, prima che potessero raggiungere il loro scopo. Il mezzo, all’interno del quale c’erano alcune casse di plastica contenenti gazzette ufficiali del 1800 (che la ditta stava presumibilmente restaurando) è stato subito riconsegnato ai legittimi proprietari.
Riproduzione riservata ©