Alcune persone residenti a Città di Castello, nelle scorse settimane hanno presentato denunce per truffe o tentate truffe presso la locale Stazione Carabinieri.
Falsi abbaonamenti a riviste. Tutti hanno riferito la medesima storia. Sono stati contattati telefonicamente da un call center i cui operatori proponevano abbonamenti annuali a varie riviste. Gli interessati avevano tutti cortesemente rifiutato la proposta. Ciònonostante, dopo un po' di tempo, si sono visti recapitare, presso le rispettive abitazioni, plichi contenenti le riviste, accompagnate dalla richiesta di contestuale pagamento di un importo di alcune centinaia di euro. Tutti hanno ovviamente rifiutato i plichi, rispedendoli dunque al mittente.
La truffa. Trascorsi alcuni giorni i malcapitati hanno ricevuto una o più telefonate da parte del medesimo call center. Gli operatori, sia uomini che donne, hanno tentato in tutti i modi di costringere i loro interlocutori ad effettuare il pagamento degli abbonamenti, sostenendo che il contratto era formalmente corretto e che, se tale pagamento non fosse avvenuto, sarebbero andati incontro a seri problemi giudiziari, rischiando persino il pignoramento dei loro beni. In una circostanza uno dei denuncianti ha persino ricevuto una telefonata da parte di un sedicente funzionario dell’Agenzia delle Entrate il quale esigeva il pagamento dell’abbonamento delle riviste. Se ciò non fosse avvenuto, le conseguenze economiche sarebbero state molto gravi. Il fantomatico funzionario però precisava che, se l’interessato avesse accettato e pagato almeno un abbonamento, allora tutto si sarebbe risolto.
Le indagini. I Carabinieri della Stazione Città di Castello, ricevute le denunce, hanno avviato immediate indagini che hanno consentito di individuare il call center che ha tentato i raggiri. Si tratta di una Società con sede a Milano il cui titolare, un italiano 37enne, non è affatto nuovo a vicende del genere. I Carabinieri hanno così raccolto sufficienti elementi probatori che hanno consentito di denunciare l’uomo per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe.
Le indagini proseguono per identificare chi ha materialmente effettuato le telefonate e se ci sono altri soggetti coinvolti.