Cla.Bi.
“A che punto siamo con la nuova Piastra logistica di Foligno”? Se lo chiede, e lo chiede al sindaco Mismetti il leader del centrodestra folignate, Daniele Mantucci, che dopo l'allarme rilanciato dalla stampa locale, ha presentato una dettaglia interrogazione consiliare sulla questione, ad oggi ancora incerta. “Da anni questa amministrazione annuncia come imminente la realizzazione, nei presi dell’aeroporto di Via Cagliari, della cosiddetta Piastra logistica – scrive Mantucci nel documento inoltrato ai media ed al primo cittaino – una grande struttura per lo stoccaggio e lo smistamento di merci nei trasporti a lunga percorrenza”. Una struttura dal costo di circa 30 milioni di euro, interamente a carico del governo e della Regione dell'Umbria. La città di Foligno, proprio per la sua centralità stradale e ferroviaria, nonché per la disponibilità di un aeroporto costituisce la sede ideale di una tale opera, come viene fatto notare dal consigliere di minoranza. Si ripercorcorrono quindi le tappe della questione: “nel 2009 la Regione Umbria ha bandito la gara d’appalto per l’esecuzione dei lavori, aggiudicandoli, nel 2010, ad un gruppo di imprese locali, ma ad oggi – si legge – nonostante le tante autorevoli rassicurazioni, i lavori non sono nemmeno iniziati. Nel frattempo una delle imprese aggiudicatarie è fallita – fa sapere Mantucci – ed è stata sostituita con un ‘altra impresa, parimenti caduta in default”. E qui cominciano gli interrogativi: “secondo un recentissimo parere dell’Autorità di vigilanza sui lavori pubblici, dovrebbe essere bandita una nuova gara d’appalto e ricominciare da capo la procedura di aggiudicazione comporterebbe tempi tali da far definitivamente sfumare, di fatto, l’intero progetto – scrive il leader del centrodestra folignate al primo cittadino – una eventualità che per Foligno significherebbe l’ennesima gravissima sconfitta” . E proprio sulla base di queste premesse, Mantucci chiede che Mismetti riferisca al più presto riferito in Consiglio comunale qual'è l’esatta situazione tecnica e amministrativa del progetto e quali concrete iniziative si intendono assumere per contrastare il pericolo di accantonamento