Riprende con il nuovo anno la Stagione dei concerti dell’Araba Fenice, domenica 13 gennaio alle 17.30 presso l’Auditorium Gazzoli con un programma musicale appassionante e un talentuoso pianista tedesco alla sua prima volta nella città di Terni.
Frank Wasser nato a Trier in Germania ha studiato pianoforte con Brigitte Pfeiffer, Georg Sava, Georg Sebog, ha tenuto concerti nelle più prestigiose sale internazionali vanta prestigiose collaborazioni con artisti quali Igor Shukow, Wolfgang Glemser, Georg Sava. E’direttore del Nuovo Berliner Klaviertrio a cui importanti compositori contemporanei hanno dedicato proprie opere (Kurt Schwaen, Ullrich Pogoda, B.K. Przybylski). Membro di giurie internazionali di concorsi pianistici quali “ROVERE D`ORO” dal 2002 al 2005 in San Bartolomeo a Mare, presidente del concorso internazionale di Roma nel 2004, etc. Nel 2005 ha dato concerti in Italia, Russia (Mosca), In Inghilterra, Germania e Yugoslavia (Belgrado).
Il programma che Wasser porterà a Terni è carico di romanticismo, poesia e virtuosismo. Avvio con la celebre Sonata “Chiaro di Luna” di Beethoven. Sonata veemente, espressiva e dolcissima, il cui primo movimento divenne comunque il progenitore dei tanti Notturni che furono composti nell’800.
Di seguito la “Toccata” n.7 di Schumann e i celebri tre pezzi del primo libro di “Image” del compositore francese ed impressionista “C.Debussy”. Tre brani questi ultimi, ipnotici, trasparenti e deliziosi, tanto che il loro editore Jacques Durand dichiarò: «Senza falsa vanità, credo che questi tre pezzi stiano in piedi, e che occuperanno un posto nella letteratura pianistica: a sinistra di Schumann o a destra di Chopin, come preferite».
Frank Wasser, proseguirà il suo cammino esecutivo con due brani del grande Chopin: la Berceuse op.57 brano dotato di una struttura ornamentale di una dolcezza carezzevole e il Notturno op.48 n.1 il più cupo e doloroso fra i brani scritti dal celebre polacco.
Chiusura del concerto con due opere del grande pianista-compositore dell’800, Franz Liszt, prima con “ Au bord d’une source” un raffinato sogno dal tessuto armonico delicato e poi con la fragoroso, impetuosa “Rapsodia ungherese n. 15” dedicata a Francis II Rácóczy che nel sec. XVIII aveva guidato una rivolta contro l’Austria. Il brano inizia tumultuosamente con un tema di marcia poi diviene più dolce e con sonorità chiare. Una tempestosa cadenza porta alla ripresa, la cui coda con molto fragore squilla il peana della vittoria finale.
A cura di Araba Fenice Terni