Lu. Bi.
Fa oggi il suo esordio ad Amsterdam il Clauster Nautico dell'Umbria, nell'ambito del METS, manifestazione internazionale di subforniture nautiche tra le più importanti in Europa. Non molti conoscono questa realtà che invece a Terni e provincia è piuttosto viva con aziende e imprese specializzata nel settore che si stanno ricavando uno spazio privilegiato nel panorama europeo delle forniture nautiche.
Per capire meglio come è nato e come si è sviluppato il progetto TO ha inncontrato uno dei membri del direttivo, Alberto Cari, che presso Confindustria Terni cura tutto il settore legato allo studio, alla ricerca e all'innovazione.
Come nasce a Terni l'esigenza di creare un cluster nautico?
Confindustria Terni ha promosso nel dicembre del 2009, dopo lo svolgimento di uno studio preliminare, la costituzione di un “polo nautico” umbro. Lo studio, voluto da Confindustria Terni, fu commissionato da Umbria Innovazione e realizzato dalla Società di consulenza RCE Consulting. Nacque così il CLUSTER NAUTICO DELL'UMBRIA (http://www.umbrianauticalcluster.com/umbrianauticalcluster/HOME.html).
Lo spunto iniziale venne, in ambito associativo, riflettendo sull’attività di alcune aziende impegnate nel settore della nautica e localizzate, anche se la cosa è poco nota, proprio a Terni e provincia. In seguito il campo di osservazione si è allargato ad altre imprese, sempre con sede in Umbria. Tutte operanti, comunque, in territori distanti dal mare, senza che questo fattore abbia impedito loro di affermarsi e qualificarsi sempre più, in un settore esigente e competitivo, com’è la nautica da diporto. Ciò è addirittura avvenuto nei suoi segmenti più elevati, dalle grandi unità a vela e a motore fino ai cosiddetti “mega yacht”.
Hanno successo le aziende umbre?
Tra queste aziende c'è chi si è ormai affermato, da anni, come realtà d’eccellenza a livello nazionale e internazionale nella fornitura di arredi e allestimenti d’interni “chiavi in mano” per imbarcazioni di lusso, rafforzando una rete di subfornitori che nel tempo è riuscita a proporsi, con successo, direttamente ai committenti. C’è anche chi punta all’utilizzo di materiali innovativi quali il carbonio, il titanio e i compositi, realizzando pure imbarcazioni complete. O chi, ancora, si occupa di lavorazioni metalliche, meccanica di precisione e impiantistica, costruendo parti essenziali dei natanti, sia a livello funzionale, sia decorativo.Tutti loro, comunque, sono sempre più in stretta collaborazione, tanto da rappresentare un vero e proprio “sistema di fornitura”, anche se finora non formalizzato, in grado di proporsi con maggiore forza e autorevolezza agli armatori ed ai progettisti, con soluzioni sempre all’avanguardia.
Quali sono le attività del cluster nautico?
Il Custer Nautico ha svolto in questi anni numerose attività tra le quali: incontri con importanti progettisti e direttori di cantieri, allo scopo di stimolare ancor di più l’interesse delle imprese e meglio comprendere il funzionamento del settore, e, soprattutto la partecipazione collettiva a fiere ed a progetti formativi strategici, anche di rilievo nazionale. Le imprese sono andate in forma congiunta al MYS – Monaco Yacht Show (www.monacoyachtshow.com; la più importante rassegna mondiale del settore), sia l'anno scorso che ques'anno. Dal 13 al 16 novembre, invece, ci sarà la prima apparizione del Cluster Nautico umbro al METS (www.metstrade.com) di Asterdam, la fiera per eccellenza della subfornitura nautica.
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