Il 15 marzo scorso gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine lo avevano già fermato, individuato come coautore di una rapina commessa ai danni di un giovane italiano in via Ulisse Rocchi due giorni prima. Dopo sei mesi di detenzione in carcere, A. M. ventisettenne marocchino con numerosi precedenti penali, è stato scarcerato e sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G. .
Adesso è di nuovo in carcere per la rapina compiuta in piazza Grimana verso le 23 di domenica sera ai danni di due giovani che si sono visti puntare un coltello da due maghrebini a cui hanno dovuto consegnare un telefono cellulare e i contanti che possedevano. A rintracciarlo sono stati gli agenti della volante che già dalle dettagliate descrizioni delle vittime avevano intuito che l’autore doveva essere quel giovane marocchino che abitualmente affronta le proprie vittime per pochi euro.
La prova schiacciante e la conferma delle sue responsabilità della rapina è stato il rinvenimento nella tasca del giaccone dell’I-phone4 della vittima .
Mente lo straniero attenderà in carcere i suoi processi, gli agenti delle volanti verificheranno le testimonianze delle vittime delle recenti analoghe rapine perpetrate per strada in centro dalle quali gli investigatori sperano di trovare i riscontri circa le sue responsabilità e l’identità del suo attuale complice.