Movimento 5 stelle
La popolazione di Avigliano, ma anche quella delle vicine frazioni di Montecastrilli (Farnetta e Castel dell'Aquila) è estremamente preoccupata dalla costruzione, nella zona artigianale di vocabolo Rena, di in co-generatore di energia elettrica con utilizzazione di masse, nel caso specifico legno “cippato”. Il Movimento a 5 Stelle di Avigliano, insieme ad altri cittadini, si è fatto promotore di una petizione popolare che, se non altro, ha avuto il merito di far conoscere a tutti questa discutibile iniziativa, tenuta nascosta, dal Sindaco e dall'intera Amministrazione Comunale, per più di tre mesi. Non aver fatto un'assemblea già nel mese di Agosto, quando sono iniziati i lavori, rappresenta una mancanza gravissima del Sindaco, tra l'altro in palese contrasto con l'art. 63 del Regolamento Comunale che tratta esplicitamente della partecipazione popolare e della “trasparenza” con cui il Comune dovrebbe prendere le decisioni più importanti, specie quando esse coinvolgono la salute di tutti. Il Movimento a 5 Stelle non è affatto contrario all'uso delle energie rinnovabili, ma nel caso della Centrale in questione, ci sembra che di rinnovabile ci sia ben poco e siano molti, invece, i problemi che essa provocherà al nostro territorio. L'impianto brucerà, a ciclo continuo, circa 11 mila tonnellate di legno all'anno, 5000 provenienti dai boschi vicini (comunque lontani non più di qualche decina chilometri) e 6000 di cui non si sa assolutamente la provenienza. Già questo ci fa sollevare dubbi a non finire: 5000 tonnellate annue prelevate dai nostri boschi, già ampiamente sfruttati, provocheranno un impoverimento del nostro patrimoni boschivo al quale non ovvierà di certo l'impianto di pioppeti a rapida crescita, come sta già avvenendo, che provocheranno nient'altro che una contaminazione dei nostri boschi. Insomma, alla faccia della biodiversità!! Per quanto riguarda l'emissione di vapori e polveri più o meno sottili, che comunque si saranno, (speriamo nei limiti di legge!), e considerata l'assoluta mancanza di controlli, (ne è previsto uno dell'ARPA da effettuarsi UNA volta all'anno!!), la preoccupazione è, se possibile, ancora maggiore. Le polveri sottili sono quanto di più dannoso esista per l'organismo umano, in particolare per l'apparato respiratorio e riproduttivo; la mancanza di controlli di cui sopra, trattandosi di un'operazione meramente commerciale e privata, ci fa insomma temere che nella fornace della centrale possa finire del legno che ha perso da tempo la sua verginità e si sia invece “prostituito” con gli scarti delle falegnamerie, colle, vernici e solventi chimici compresi.La domanda può essere posta in maniera più esplicita: chi controlla i camion e il loro contenuto, una volta scaricato, magari di notte, all'interno della Centrale? Al più che probabile peggioramento della qualità dell'aria, contribuirà di sicuro anche l'aumento del traffico veicolare, calcolato nel progetto in due camion al giorno. Se poi saranno di più? Pazienza!Per quanto riguarda i vantaggi che deriverebbero dalla Centrale ai cittadini di Avigliano, Il Sindaco, in uno scritto pubblicato dal giornale parrocchiale, dopo aver dato la sensazione di aver passato l'estate a visitare centrali a bio-masse in gran parte d'Italia, s'inerpica in in una serie di verbi al condizionale da fare invidia a Reinold Messner…La società proprietaria della Centrale POTREBBE fornire energia elettrica per gli edifici pubblici a prezzi stracciati; il calore prodotto POTREBBE fornire acqua calda a scuole, asilo, municipio (sic!); sempre il calore prodotto FAVORIREBBE la costruzione e il mantenimento di serre, vivai, piscine, stabilimenti termali e quant'altro. Chiacchere e nient'altro, naturalmente. La verità è invece che una zona artigianale ancora a misura d'uomo e niente affatto inquinante, è stata trasformata, dall'eco-mostro in costruzione, in una zona industriale con tanto di capannoni, ciminiera alta 20 metri e relativo pennacchio di fumo che, quando tirerà scirocco, ci ritroveremo fin nei vicoli del centro storico. Visto che il Sindaco, in merito a questo progetto non ha perplessità, gli facciamo presente che tutti i proprietari di fabbriche e laboratori al vocabolo Rena, da noi interpellati insieme ai lavoranti, di perplessità ne hanno invece parecchie. La realtà è che è stato fatto di tutto per favorire una società privata che come tale, giustamente, lavora a scopo di lucro e che l'energia elettrica che produrrà la venderà al miglior offerente; di certo non la regalerà al Comune di Avigliano che, nella gestione e conduzione della Centrale, non ha alcuna compartecipazione.Il Movimento a 5 Stelle di Avigliano Umbro ribadisce il suo netto rifiuto a questo modo di fare politica che tende a lasciare fuori i cittadini da scelte che riguardano la loro vita e quella dei loro figli e nipoti.